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Martina Alzini vola a Tokyo per le Olimpiadi: «Con il ciclismo lotteremo per una medaglia»

Martina Alzini, ciclista parabiaghese, classe 1997, vola a Tokyo. Proprio in questi giorni, durante un momento di pausa dalle sessioni di finitura, si è raccontata al nostro giornale

Martina Alzini

Martina Alzini, ciclista classe 1997, è pronta per volare a Tokyo per le Olimpiadi 2021. L’atleta, originaria di Parabiago è tra le 6 azzurre convocate dal ct Salvoldi e partirà con le sue compagne il 24 luglio. Per la giovanissima parabiaghese questa è la prima Olimpiade e le gare nella sua specialità avranno inizio il 2 agosto.

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La nota ciclista detiene il record italiano nell’inseguimento a squadre con il tempo di 4’15″255 stabilito a inizio 2020 con Elisa Balsamo, Letizia Paternoster e Silvia Valsecchi. Nel medagliere della giovane ciclista troviamo 4 medaglie d’oro (conquistate negli Europei su pista, nei Giochi Olimpici e nel Festival Olimpico della Gioventù Europea) e anche 4 argenti conquistati tra Mondiali ed Europei.

Martina, proprio in questi giorni, durante un momento di pausa dalle sessioni di finitura si è raccontata. La 24enne ci ha spiegato come ha vissuto l’emergenza sanitaria, periodo in cui ha dovuto cambiare maglia – a causa della crisi la sua società ha chiuso i battenti – trovando una nuova “casa” alla Valcar Travel & Service. Dopo un periodo difficile e di duro lavoro Alzini è pronta per affrontare sulla pista giapponese l’inseguimento a squadre che «è tra le mie specialità preferite».

Ti aspettavi di essere convocata?
Si, ho lavorato tanto per arrivarci. Questa convocazione la stavo attendendo.

La tua passione per il ciclismo, quando è nata?
Sono nata e cresciuta in bicicletta. Il ciclismo è sempre stato nella mia vita. Per merito di mio nonno Mario, di mio zio e anche dei miei genitori appassionati di questo sport. All’età di 3 anni mi è stata regalata la mia prima bicicletta con le rotelline, e da lì non sono mai scesa dal sellino. A 7 anni ho realizzato le prime gare a livello agonistico. Nel 2016 il ciclismo è diventato la mia professione.

Che ricordi hai delle tue esperienze in maglia azzurra?
Ho vestito per la prima volta la maglia azzurra a 16 anni. Ogni volta è una gioia…una emozione incredibile. Questa volta, però, sarò un’azzurra senior per la mia giovanissima squadra: una bella responsabilità. Mi sto allenando al massimo per poter dare il 100% il giorno della gara. L’Olimpiade per me è il sogno di una vita.

Come hai vissuto questo anno e mezzo di pandemia e quali sono stati i momenti più difficili?
È stato un periodo complicato e pieno di cambiamenti a partire dal mio trasloco da Parabiago al lago di Garda, più precisamente a Bedizzole. Trasferimento voluto per essere più vicina al velodromo di Montichiari. Ed è stato proprio in questo periodo che mi sono trovata senza più una squadra. Il mio precedente team, che era svizzero, ha chiuso a causa della crisi. Fortunatamente a metà luglio del 2020 la Valcar-Travel & Service mi ha accolto. Questa squadra è come una grande famiglia: il gruppo è coeso, si lavora bene e in sintonia. È stato un anno diverso dagli altri: la preparazione fisica è stata molto impegnativa, ci sono stati giorni difficili a livello mentale. Ma alla fine eccomi qua carica di emozioni e pronta a dare il massimo.

Cosa ti aspetti da queste Olimpiadi?
Spero, come tutti gli sportivi, che non vengano annullate all’ultimo. È il festival dello sport e tutti ci dobbiamo impegnare al massimo anche per far si che si possa realizzare in sicurezza. Mi aspetto di vivere momenti emozionati e soddisfacenti. In ogni caso voglio restare concentrata, mi piace pensare ad un passo alla volta. Lotteremo per una medaglia… ci impegneremo per raggiungere il podio, non c’è dubbio.

A Tokyo non ci sarà il pubblico, cosa ne pensi?
Sarà strano gareggiare senza pubblico. Ma francamente, come detto prima, spero solo che non ci siano rinvii a causa della pandemia. Siamo tutti vaccinati e ci stiamo impegnando a “studiare” e seguire i protocolli anti-Covid che ci sono pervenuti in questi giorni. L’obiettivo è quello di garantire la massima sicurezza sia nel villaggio Olimpico che durante le gare. L’olimpiade è un momento di felicità dove ogni atleta nella sua disciplina si impegna con tutte le sue forze… è uno spettacolo ricco di emozioni.

Martina Alzini

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Luglio 2021
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