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Vasche laminazione: necessario un atteggiamento bipartisan

E' il pensiero dell'avv. Fedeli - Capogruppo lista "Patto Civico per San Vittore Olona"...

Riceviamo e pubblichiamo:

Ci sono questioni amministrative che, per la loro gravità, dovrebbero suggerire un atteggiamento bipartisan, di collaborazione tra tutte le forze politiche e sociali, nell'esclusivo interesse dei cittadini.

Tra queste indubbiamente vi è la vicenda delle vasche di laminazione del fiume Olona, che avrebbe richiesto – e ancora richiede – la disponibilità di tutti nel creare un fronte comune per contrastare, tanto a livello amministrativo che politico, la prossima realizzazione delle vasche. Invece che cosa è successo negli ultimi anni e continua ancora oggi a succedere? L'utilizzo strumentale politico di tale vicenda, trasformata in eterno campo di scontro, quasi fossimo in continua campagna elettorale, tra il Sindaco Vercesi ed ex amministratori, ora all'opposizione, rinfacciandosi errori, inerzie, incapacità nel gestire la vicenda, e facendo a gara tra chi ha saputo urlare ed esibire di più il "No vasche", salvo poi non ottenere alcun risultato.

Bene ha fatto il gruppo Vivi San Vittore-Progetto comune a coinvolgere l'Autorità Anti Corruzione (che ha ereditato le funzioni della già esistente Autorità di vigilanza sui contratti pubblici) nella verifica dell'appalto dei lavori di realizzazione delle vasche. In effetti, c'è molto da chiarire sulla legittimità e correttezza di questo appalto e del suo mantenimento: in particolare, ci chiediamo che garanzie può dare per una regolare esecuzione dei lavori un raggruppamento di imprese, di cui due a quanto pare nel frattempo fallite, scelto più di dieci anni fa a un prezzo scontato del 32% ?

Ma invece di condividere tutti l'iniziativa, ecco che i cittadini sono costretti ad assistere all'ennesima puntata dello scontro tra il sindaco Vercesi e l'ex sindaco Bravin, esteso ora anche al Comitato No Vasche.

Vero è che da mesi i consiglieri comunali e i cittadini non hanno informazioni dall'Amministrazione né sui lavori, né sulle famose opere compensative, né sulle modalità di utilizzo delle vasche e di loro manutenzione e bonifica in caso di loro riempimento. Da sempre le opposizioni hanno chiesto di essere coinvolte e informate. Si era avviato un tavolo di lavoro ma, dopo una prima riunione, il nulla.

L'iniziativa di far chiarezza sugli appalti dei lavori, come detto, è utile ma non risolutiva.

Come Patto civico, ribadiamo che occorre anche con forza porre a tutti i livelli di governo coinvolti il problema politico di un’opera devastante che non ha più senso ed è sovradimensionata dopo la realizzazione delle vasche a Gurone e la prossima realizzazione di quelle di Lozza e Gorla. Abbiamo già segnalato, senza però ottenere alcun riscontro, la necessità di partecipare, facendoci parte attiva, nel procedimento di adozione del nuovo Piano Gestione Alluvioni, previsto dalle direttive europee, che può condurre a modificare il PAI (Piano Assetto Idrogeologico) e così a riconsiderare tutta l’opera, eliminandola o quanto meno ridimensionandola (sono previste ben 4 vasche, di cui 2 già finanziate e pronte per essere realizzate). Questa procedura va seguita attentamente, portando sulle nostre posizioni la Regione, e non possiamo essere assenti.

Ma la posizione del Comune sarà tanto più forte e più efficace se saprà coinvolgere tutti, recependo le osservazioni e condividendo le iniziative utili e necessarie per contrastare quest'opera, da chiunque siano proposte, abbandonando gretti calcoli politici di tornaconto elettorale.

Tutti ne avrebbero da guadagnare. I cittadini per primi.

Alberto Fedeli – Capogruppo lista "Patto Civico per San Vittore Olona" 

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 08 Luglio 2015
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