“L’essenza del reale” al Castello di Legnano l’omaggio all’opera pittorica di Angelo Pinciroli
L'esposizione al Castello di Legnano sarà visitabile da sabato 25 ottobre a domenica 16 novembre. L'inaugurazione sarà alle 17.00
Nelle Sale del Castello si inaugura “L’essenza del reale”, mostra sulla ricerca pittorica di Angelo Pinciroli, artista convinto che l’essenza del bello sia ovunque. Il legnanese, deceduto nel 1987, è stato tra i fondatori dell’Associazione Artistica Legnanese e per tanti anni ha insegnato arte nelle scuole della città. L’esposizione a lui dedicata sarà aperta la publico alle 17 di sabato 25 ottobre, organizzata dalle figlie Donatella e Tiziana in collaborazione con l’amministrazione comunale e curata da Rosella Peluso.
«Con la personale di Angelo Pinciroli riprendiamo le mostre dedicate agli artisti del territorio con un pittore che ha saputo trasferire sulla tela la realtà in cui era immerso, dall’esperienza di guerra ai tanti volti assunti nei decenni dalla nostra città ai ritratti – sottolinea Guido Bragato, assessore alla Cultura -.
Sono lavori che, al di là del valore estetico, rappresentano anche delle testimonianze visive di un passato che altrimenti non potremmo conoscere. È quello che abbiamo constatato con i lavori donati al Comune sull’ex Sanatorio Regina Elena all’inaugurazione dei solarium: quando al termine della guerra si ammalò di malaria e tubercolosi, Angelo Pinciroli fu ricoverato nella struttura di cura di via Colli di Sant’Erasmo e lì, in presa diretta, realizzò lavori che ci restituiscono momenti o situazioni della vita dei ricoverati. Alle figlie Donatella e Tiziana va il grazie dell’amministrazione per aver messo a disposizione l’opera del padre in cui alcuni potranno rivivere, altri scoprire frammenti di vita cittadina che hanno concorso a scrivere la storia quotidiana di Legnano».
Ricordano Donatella e Tiziana Pinciroli: «Nostro padre è stato un uomo dalla straordinaria storia artistica, ricca di sensibilità e frutto di una vita intensa, a tratti difficile, ma sempre vissuta con passione e curiosità per la natura umana. Ha fatto della pittura una delle sue ragioni di vita, che neppure la guerra è riuscita a spegnere. Ha realizzato acquerelli rapidi, oli meditati, volti, atmosfere: tutte le sue opere raccontano la sua profonda umanità e la capacità di leggere i mutamenti del mondo che lo circonda. Il percorso espositivo che abbiamo allestito al Castello attraversa la sua vita e la sua arte, restituendo la voce di un uomo che ha saputo tradurre in pittura la verità dell’esistenza: la fatica e la speranza, il dolore e la serenità, la luce e l’ombra del Novecento, fino agli ultimi riflessi inquieti degli anni di piombo».
La mostra
La mostra ricostruisce la parabola artistica di Pinciroli a partire dalla prima sala, che ricrea lo studio dell’artista, un luogo di ricerca e creazione delle opere più complesse. La seconda sala è dedicata alla sua esperienza di “pittore soldato”, che segna un vero spartiacque nella vita di Pinciroli, che racconta la guerra attraverso disegni e acquerelli, spesso realizzati con materiali di fortuna, carichi della pietas di chi, immerso nella tragedia, sa cogliere dignità e umanità. Dopo la guerra, la pittura di Pinciroli diventa sempre più un autentico “lavoro di scavo dentro la realtà” (Augusto Marinoni, 1975): nelle sale 3 e 4 i paesaggi e le nature dal vero restituiscono una pittura rapida e immediata, viva nella spontaneità del gesto, mentre la sala 5 accoglie i ritratti più intimi, carichi di emozione, in cui riaffiora lo stupore per la bellezza del mondo. Nell’ultima fase della sua produzione, sala 6, il dipingere di Pinciroli si fa testimonianza civile: dal ’68 agli anni Ottanta osserva e racconta un’Italia segnata da speranze e conflitti. In questa fase nei suoi dipinti compaiono scuole, contestazioni e piazze di un Paese diviso tra ricerca di libertà e smarrimento. Riemerge così un pessimismo profondo, ma intriso della consapevolezza che l’arte, più di ogni discorso, può restituire la coscienza critica di un’epoca.
Angelo Pinciroli “L’essenza del reale”
L’esposizione al Castello di Legnano sarà visitabile da sabato 25 ottobre a domenica 16 novembre. L’inaugurazione sarà alle 17. La mostra è aperta il sabato e la domenica dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00. Ingresso libero.
Angelo Pinciroli
Nato a Legnano nel 1911, dopo la sola scuola elementare Pinciroli ha proseguito gli studi da autodidatta fino alla maturità artistica e nel 1940 si è diplomato all’Accademia di Brera, dove incontrò maestri come Funi, Carrà, Carpi, Disertori e De Rocchi. Inviato sul fronte greco-albanese, fu incaricato dal Ministero di documentarne gli eventi come pittore di guerra. Quelle immagini, nate in un tempo di dolore e coraggio, confluirono nella Prima Mostra degli Artisti Italiani in Armi (Roma, 1942). Volontario nel CLN e paracadutista, ricevette la Croce di Guerra e contribuì alla fondazione della sezione legnanese dei Combattenti della Guerra di Liberazione. Con la pace ritrovata, tornò all’insegnamento e alla pittura con rinnovato slancio, animato dal desiderio di trasformare in bellezza ciò che la guerra aveva distrutto. Nel 1947 fu tra i fondatori dell’Associazione Artistica Legnanese, cuore pulsante della vita culturale cittadina. Nelle sue tele si riflettono la quiete dei paesaggi, la poesia della luce, ma anche la memoria di un tempo difficile. Le sue opere, esposte in oltre venticinque personali e in molte collettive in tutta Italia e all’estero, sono custodite in collezioni pubbliche e private. Pinciroli è morto nel 1987.












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