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Elezioni a Legnano, candidati a confronto sulla mobilità sostenibile

Tra bike sharing, mobilità elettrica e ciclabili, ecco le proposte dei candidati alle prossime elezioni amministrative per la mobilità sostenibile a Legnano

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La mobilità di Legnano in generale, e in particolare la mobilità sostenibile, sono certamente tra i temi caldi che finiranno sul tavolo del prossimo sindaco della Città del Carroccio. L’argomento è sempre più di attualità ad ogni livello, e non può fare eccezione una città che ancora nei giorni scorsi ha tristemente dimostrato che l’inquinamento è un tasto dolente, ma che allo stesso tempo non fa molto per incoraggiare spostamenti “alternativi”, con strade e marciapiedi che a loro volta daranno chilometri di problemi alla nuova amministrazione. Per questo LegnanoNews ha deciso di mettere a confronto le proposte per la mobilità avanzate dei candidati alle prossime elezioni amministrative.

Due per la Sinistra le linee che Legnano dovrà seguire per la mobilità sostenibile: la riduzione del traffico veicolare e la promozione di una mobilità alternativa. «Sul primo versante pensiamo che vada incrementato il trasporto pubblico con i mezzi a minore impatto ambientale e con orari, percorsi e tariffe che rendano più interessante l’uso del mezzo pubblico rispetto all’auto propria – spiega la candidata Lucia Bertolini -. Anche il piano della mobilità urbana e la politica dei parcheggi deve muoversi nella direzione di incoraggiare l’utilizzo dei mezzi pubblici. Sul secondo versante riteniamo necessarie: la realizzazione di una vera e propria infrastruttura ciclabile, con piste diffuse e ben collegate tra loro, con i Comuni limitrofi e con luoghi chiave come scuole e altri luoghi di interesse pubblico e con punti di interscambio con i mezzi pubblici (o privati, agli ingressi della città) dove prevedere depositi sicuri per biciclette e la disponibilità di bike sharing; l’implementazione delle zone pedonali con l’allargamento della ZTL centrale e la realizzazione di nuove zone a traffico limitato in altri punti della città, anche nella logica del miglioramento della qualità della vita nei quartieri periferici; la manutenzione, e dove possibile l’allargamento, dei marciapiedi, nonché la loro realizzazione dove non presenti, insieme all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla creazione di percorsi protetti, per consentire una mobilità più semplice, autonoma e sicura per tutti, dai bambini/e, ai genitori con passeggini, a chi ha difficoltà permanenti o temporanee di deambulazione. Riteniamo inoltre che vada proseguito e ampliato il progetto sovracomunale “L’Altomilanese va in mobilità sostenibile”, coinvolgendo sempre di più le scuole e il mondo del lavoro.

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Per Franco Brumana e le liste civiche che lo sostengono, bisogna puntare su un nuovo piano del traffico e su percorsi che incentivino il turismo in bicicletta. «Legnano ha bisogno di un nuovo piano del traffico che faciliti la circolazione che nelle ore di punta è intasata» sottolinea il candidato incoronato a gennaio dalle primarie, che punta il dito in primis contro la viabilità del centro e viale Sabotino (da dotare di rotonde adeguate, attraversamenti pedonali in sicurezza e dissuasori di velocità e collegare direttamente alla provinciale) ma anche verso altre zone di Legnano, per le quali «sarà indispensabile la partecipazione dei residenti alle decisioni del piano del traffico prima che vengano adottate». «Occorre individuare percorsi protetti e sicuri per le due ruote – aggiunge il candidato, che evidenzia soprattutto le criticità per le due ruote a carico di viale Cadorna e di corso Sempione – : non hanno senso tronconi di piste ciclabili a sé stanti, devono essere realizzati percorsi razionali che colleghino i quartieri esterni con il centro e la città ai paesi vicini. Occorrono servizi per chi va in bicicletta e in particolare depositi custoditi e luoghi di parcheggio attrezzati. Anche a seguito della realizzazione del parco nell’area ex Bernocchi occorre garantire il collegamento con la pista ciclabile dell’Olona e in senso contrario con quella del Villoresi attraverso l’Olona Greenway: si costituirebbero così i presupposti per un turismo in bicicletta di notevole rilevanza. Sarà necessario inoltre realizzare un percorso ciclabile attraverso il Parco Alto Milanese fino a Buscate e al Villoresi per collegarsi ai percorsi del Ticino e del Naviglio. Alla stazione occorrerà realizzare un luogo di scambio tra circolazione in auto, in autobus, in bicicletta e in treno al servizio soprattutto dei pendolari. Infine va rivisto il trasporto con gli autobus e gli orari di percorrenza per adeguarli alle reali necessità degli utenti».

Per Franco Colombo, che insieme a Brumana rappresenta il civismo alle prossime elezioni di Legnano, per spingere sul pedale dell’acceleratore della mobilità sostenibile per Legnano bisognerà alleggerire il traffico nel centro cittadino e ripensare totalmente la rete ciclabile cittadina. «L’ascolto dato alla voce dei cittadini ha più volte richiamato l’attenzione su quelle emergenze oggettive, già rilevate dai commercianti, in merito alla viabilità, all’accesso alle aree interessate da ZTL e alle difficoltà di sosta – è la posizione dell’ex assessore e aspirante primo cittadino -. Il nostro impegno è quello di riconsiderare daccapo il sistema viario cittadino. Nel breve tempo sarà rivista la circolazione dei mezzi pubblici e privati, con interventi mirati a renderla più fluida e, nel medio termine, sarà portato avanti lo studio di un piano urbanistico per efficientare il traffico e la sosta, con l’obiettivo di “alleggerire” il centro e le arterie di maggiore percorrenza. L’incentivo ad una mobilità alternativa è da noi più che auspicato, ma per creare una rete ciclabile che abbia un senso è necessario riformulare completamente l’esistente e inscriverla in un quadro più ampio di collegamento tra aree verdi, che includa anche le periferie».

Il centrosinistra, invece, scommette su una rete verde e del commercio per rivitalizzare aree oggi “irrisolte”, dove realizzare una vera e propria “bicipolitana”, da subito con interventi leggeri e a lungo termine con investimenti veri e propri. «Per favorire veramente la mobilità sostenibile a Legnano serve garantire innanzitutto sicurezza e comodità a chi utilizza i percorsi pedonali e ciclabile e il coraggio di creare una nuova rete viaria dedicata alla mobilità sostenibile – spiega il candidato Lorenzo Radice –  Vogliamo unire tutti i quartieri di Legnano con la Rete Verde e del Commercio: un sistema organizzato di vie, per quanto possibile indipendenti dai percorsi usati dalle auto, che colleghino i luoghi di pubblico interesse, passando per parchi, giardini, itinerari alberati, corridoi ecologici e zone a prevalenza pedonale, tutti collegati tra loro. Una rete viaria protetta, sicura e che deve essere a prova di anziani, bambini, ciclisti e disabili. Questa rete inoltre dovrà essere quella dove concentreremo investimenti per rivitalizzare luoghi oggi irrisolti, abbandonati o trasandati, mediante l’apertura di piccole piazze, spazi di sosta, punti di ritrovo. Sarà infine la rete lungo la quale coinvolgere, con la proposta di incentivi, i commercianti disponibili a sviluppare attività per rendere bella e viva la loro via, prendendosi cura di porzioni di città, contribuendo alla sua pulizia e alla piccola manutenzione, organizzando eventi ed attività culturali e animative. Particolare importanza, all’interno della Rete Verde, va riconosciuta ai percorsi ciclabili. Per incentivare la mobilità a due ruote appoggeremo sulla Rete Verde la Bicipolitana: un insieme di percorsi facilmente riconoscibili come le linee della metropolitana, attraverso i quali potremo unire i quartieri, i punti di interesse e le strade di collegamento ai comuni vicini».

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Due i punti chiave nella visione del Movimento 5 Stelle: il trasporto pubblico e la rete ciclabile sostenuta da bike sharing. «Una questione da chiarire senza ritardi è circa la futura gestione del trasporto urbano: privata o pubblica – incalza l’aspirante primo cittadino Simone Rigamonti -? La gestione affidata ad una società esterna, comporta evidentemente problematiche in ordine alle rigidità organizzative dettate dalla comprensibile necessità di generare profitti e spesso a scapito delle reali esigenze del cittadino. Ad oggi Canegrate, San Giorgio, Rescaldina, Busto Garolfo e altri comuni non hanno ancora un servizio pubblico locale e potrebbero divenire futuri nostri partner. Non si potrà certamente prescindere dall’utilizzo di mezzi ecologici e che siano dimensionati a seconda delle esigenze di tratta, sia essa cittadina o extra urbana. Quando si parla di mobilità dolce e sostenibile, invece, in una città come Legnano non è possibile non rilevare la conformazione della nostra rete stradale, che nella zona centrale e precentrale appare non sufficientemente ampia per ospitare, in sicurezza, piste ciclabili. Da anni le amministrazioni hanno rilevato la necessità che le piste ciclabili inizino e terminino il loro percorso secondo una logica che deve soddisfare le esigenze di spostamento dei cittadini, ma concretamente nulla è stato fatto. Inutili ci appaiono spezzoni di ciclabile senza una progettualità o una vision. Legnano deve divenire ciclabile oltre che pedonabile, i legnanesi devono potersi spostare in città e verso i paesi limitrofi attraverso percorsi dedicati senza rischiare di trovarsi in pericolo e possibilmente con il bikesharing. Se si vuole incentivare l’uso della bici oltre alle ciclabili è necessario che i cittadini le possano depositare in sicurezza senza il timore di subirne il furto, e quindi serviranno aree apposite videosorvegliate.

Per Europa Verde, i primi a dare il buon esempio dovranno essere amministratori e dipendenti del Comune, muovendosi in bicicletta. «Ci proponiamo di salvaguardare i diritti e la sicurezza per tutti, a partire dalle esigenze dei soggetti più deboli – è la posizione di Alessandro Rogora -. La mobilità ben organizzata rende i luoghi pubblici più attrattivi e vitali e diversificare l’uso degli spazi destinati agli spostamenti significa modificare il modo in cui le persone si relazionano, favorendo la socialità, l’economia locale e la sicurezza dei vari ambienti cittadini. A livello locale ci proponiamo di incentivare gli spostamenti brevi a piedi o in bicicletta in sicurezza, per favorire il benessere fisico e rendere piacevoli i tempi di spostamento anche senza auto. Proponiamo una profonda trasformazione del rapporto tra amministrazione e cittadinanza predisponendo biciclette in Comune, sempre pronte all’uso, in modo che il sindaco e gli assessori possano utilizzare le biciclette per le attività istituzionali, così come prevediamo che i dipendenti comunali possano avere biciclette a disposizione per le loro attività, diventando un esempio per tutti i cittadini e, di conseguenza, facilitando le occasioni di incontro, di conoscenza e di sviluppo del tessuto commerciale di vicinato. Nei luoghi di studio, lavoro, nelle aree commerciali e in quelle residenziali ci proponiamo di rendere disponibili rastrelliere portabici e velostazioni, per garantire un ricovero sicuro e vicino per il proprio mezzo di trasporto. Per la mobilità interurbana proponiamo di potenziare le opzioni di interscambio tra mobilità pubblica e privata, di rendere disponibili le informazioni relative agli orari e ai percorsi dei mezzi pubblici, intensificando e rimodulando le corse ove necessario e di utilizzare mezzi appropriati e più compatibili in termini ambientali e d’uso.

Il centrodestra, infine, per incentivare la mobilità sostenibile a Legnano punta, oltre che sul potenziamento delle corsie dedicate a bici e pedoni, sulla “mobilità elettrica”. «Il tema della mobilità sostenibile non è mai stato tanto importante quanto in questo particolare momento – sottolinea Carolina Toia, candidata di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e della civica “Toia sindaco” – . Una città come Legnano deve essere in prima linea nel favorirne la diffusione. In primis, vareremo un piano unico di alto livello per la realizzazione di piste ciclabili che uniscano Legnano agli altri comuni dell’hinterland. Tenuto poi conto della forte spinta che stanno avendo le biciclette a pedalata assistita, stiamo lavorando ad un piano che permetta di raggiungere la stazione, ricaricare il mezzo e, a fine giornata recuperare la bicicletta. Questo tema abbraccia sia l’ambiente che la sicurezza delle stazioni, luoghi non sempre raccomandabili. A tal riguardo, per ricaricare le stesse biciclette, in stazione installeremo rastrelliere dotate di colonnine di ricarica, alimentate dalla corrente che muove i treni (recuperando parte dell’energia trasmessa costantemente alla linea e non sempre utilizzata dalle direttrici). Infine, potenzieremo le colonnine a carica rapida di ultima generazione (a continua) per automobili elettriche in luoghi strategici della città e in parcheggi privati (ad es., nei condomini, nei supermercati) in co-marketing con gli stessi».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Agosto 2020
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