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Concetta Lo Cicero trovata morta nei boschi di Rescaldina, autopsia per fare luce sul decesso

Concetta Lo Cicero era scomparsa dopo le dimissioni dall’ospedale di Castellanza ed è stata ritrovata morta nei boschi tra Legnano e Rescaldina

Generica 2020

È stata effettuata oggi, martedì 1 marzo, l’autopsia sul corpo di Concetta Lo Cicero, la 69enne di Nerviano che soffriva di Alzheimer scomparsa dopo essere stata dimessa dall’ospedale di Castellanza e ritrovata morta nei giorni scorsi nei boschi tra Legnano e Rescaldina grazie alla segnalazione di un frequentatore dell’area. L’esame autoptico, per il quale il medico legale avrà a disposizione 60 giorni per il deposito della consulenza, sarà fondamentale non solo per stabilire le cause, ma anche la data esatta del decesso della donna.

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Di Concetta Lo Cicero si erano perse le tracce dopo che la donna era stata dimessa dal pronto soccorso dell’ospedale di via Gerenzano: a riportarla a casa avrebbe dovuto essere un’amica della figlia, che però al suo arrivo alla struttura ospedaliera non ha trovato la donna ad attenderla come si aspettava. Subito erano scattate le ricerche, coordinate da un’Unità di Comando Locale allestita ad Uboldo dopo l’attivazione del piano provinciale di ricerca persona.

Per ritrovare Concetta Lo Cicero, il cui caso era stato affrontato anche dalla nota trasmissione televisiva “Chi l’ha visto?”, si erano mobilitati i Vigili del Fuoco con gli specialisti del T.A.S. (Topografia Applicata al Soccorso), S.A.F. (Spleleo Alpino Fluviale), S.A.P.R. (Sistemi Aeromobile a Pilotaggio Remoto), il nucleo MOBILE S.A.R. sia con la squadra di terra che con il drone e gli aerosoccorritori del reparto volo Lombardia con il “Drago 82”, i volontari di Protezione Civile della provincia di Varese e della Città Metropolitana di Milano e l’Unità di Soccorso Tecnico.

scomparsa concetta lo cicero

Le ricerche, concentrate in un’area di 17 chilometri tra Legnano e Uboldo, avevano portato a scandagliare anche il fiume Olona nel tratto che attraversa Castellanza ma non avevano dato frutti e dopo otto giorni erano state sospese: ora sarà l’autopsia a provare a fare luce sul decesso della donna. I familiari della 69enne, seguiti dall’Associazione Penelope Lombardia con l’avvocato Gianluca Fontana di Busto Arsizio, nei giorni successivi alla scomparsa avevano sporto denuncia contro la struttura ospedaliera, che aveva però precisato di aver comunicato ai familiari le dimissioni al termine di esami e visite di pronto soccorso e di essersi messa a disposizione delle autorità.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 01 Marzo 2022
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