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Nuova primaria a Villa Cortese, è scontro tra maggioranza e opposizione

NuovaMente Villa "boccia" il progetto per la nuova primaria a favore della ristrutturazione di quella attuale. Il sindaco: «Progetto per le nuove generazioni»

Villa Cortese

Non c’è pace per il progetto per la realizzazione di una nuova scuola primaria a Villa Cortese. La prima pietra era stata posata a luglio dello scorso anno, solo pochi mesi dopo, però, il cantiere si era fermato, dopo che una delle aziende che componevano l’associazione temporanea di imprese “vincitrice” della gara d’appalto era stata colpita da un provvedimento di sospensione dell’attività relativo ad un cantiere aperto in un’altra Regione. E da allora il futuro del nuovo plesso scolastico del paese è rimasto sospeso nel limbo. In attesa di sbrogliare la “matassa” legale, la nuova scuola torna ancora una volta al centro del dibattito politico cittadino.

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«Sulla carta l’idea di avere una nuova scuola elementare, moderna, efficiente ed efficace dal punto di vista energetico, dotata delle ultime tecnologie fa gola a tutti, ma a distanza di anni mi domando se sia stata la scelta giusta – sottolinea Elena Fornara, consigliera comunale di opposizione nella fila di NuovaMente Villa -. L’attuale scuola elementare credo sia un complesso che con la giusta ristrutturazione possa ancora essere vissuto dai nostri ragazzi. Come abbiamo più volte sottolineato, si sarebbe potuto partecipare ai bandi per l’edilizia scolastica con un progetto di rivalutazione e recupero degli edifici in via san Grato, come d’altronde è stato fatto per altri comuni limitrofi, limitando le uscite dalle casse comunali, perché bisogna ricordare che i finanziamenti arrivati per l’aggiudicazione del bando del MIUR non copriranno tutte le spese per la conclusione dei lavori: arredi, materiale didattico e tutto quello che serve all’attività scolastica sono costi da sostenere. Se l’attuale scuola non era più adatta per dei bambini dai 6 agli 11 anni, come mai invece lo sarà per dei ragazzi delle superiori? C’è già uno schema di accordo tra il comune e la città metropolitana di Milano per cedere parte delle aule all’istituto agrario superiore Mendel in quanto, cito le esatte parole dell’accordo, “lo stabile si presenta in buone condizioni di manutenzione”».

«L’accordo raggiunto tra comune e città metropolitana sull’utilizzo del vecchio plesso scolastico di via San Grato, ammesso si riesca a sbrogliare la matassa sulla nuova scuola, non ci soddisfa affatto – aggiunge il capogruppo Alessandro De Vito -. È stato proprio il comune di Villa Cortese a proporre la disponibilità gratuita dell’edificio di via S. Grato a città metropolitana in favore dell’istituto Mendel, demandando anche alla stessa città metropolitana la stesura di un accordo a riguardo, particolarmente sfavorevole per il nostro comune. Si parla infatti di un contratto di comodato d’uso gratuito per una durata pari a 10 anni, ma non solo, gratuita per città metropolitana sarà anche la fruizione della palestra e, udite, udite, leggiamo testualmente dal documento, “sarà oggetto di specifica pattuizione tra i due enti la ripartizione delle spese relative agli eventuali ulteriori interventi tecnici di manutenzione straordinaria necessari per la fruibilità delle aule da parte della scuola superiore” che tradotto dal burocratese significa che saranno a carico dei cittadini di Villa Cortese anche i costi relativi agli interventi di sistemazione degli spazi. Mi chiedo sommessamente cosa ci guadagnino in tutto ciò comune e cittadini, che perdono spazi enormi senza guadagnare un euro e si caricano anche dei costi di straordinaria manutenzione dell’edificio. Viene il dubbio che l’intera operazione sulla nuova scuola sia stata concepita in funzione delle esigenze dell’istituto Mendel, che sono importanti ma i cui costi sono di competenza della provincia e non possono ricadere sui cittadini. Da parte nostra c’è la ferma volontà di rivedere questo accordo, fortemente penalizzante per Villa Cortese e i suoi cittadini: se città metropolitana vuole questi spazi dovrà corrispondere il giusto canone di locazione così come fa nei confronti di Fondazione Ferrazzi, proprietaria della struttura che ospita la scuola Mendel».

L’attuale scuola primaria, però, per l’amministrazione comunale ormai sente il peso degli anni, e ristrutturarla comporterebbe anche un problema logistico non da poco: ricollocare gli studenti nel periodo di tempo necessario ai lavori. «Prendiamo atto, con rammarico, che l’opposizione è contraria alla realizzazione della nuova scuola elementare, come ha sempre sostenuto – replica il sindaco Alessandro Barlocco -. Questione di scelte… E la nostra scelta di puntare sulla nuova scuola è stata espressa con chiarezza da tempo alla cittadinanza. Un progetto di largo respiro a beneficio delle future generazioni che va a sostituire la vecchia scuola che, seppur essendo in buone condizioni grazie proprio agli interventi che nel tempo sono stati garantiti dalle nostre amministrazioni, sconta il peso degli anni (risale in parte alla fine del 800 e inizio 900) e presenta spazi all’aperto davvero risicati per i bambini. Mi domando a quale interventi di ristrutturazione si riferisce l’opposizione e se hanno un posto dove collocare i bambini durante i lavori che vorrebbero fare…».

Non solo: la strada dell’accordo con Palazzo Isimbardi permetterà agli studenti del Mendel di “allargarsi”, evitando il rischio del “dirottamento” in altri comuni per una succursale e magari a ruota quello di un trasferimento definitivo della scuola, e a Piazza Carroccio di continuare ad usare una parte degli spazi che potrebbe essere utilizzata, ad esempio, come sede di associazioni al posto dei locali per i quali il comune attualmente paga un canone di locazione, o magari come poliambulatorio con gli studi dei medici di base, anche se il futuro è ancora tutto da scrivere. «Sul tema dell’utilizzo della vecchia scuola, premetto che il comune non ha come scopo quello di fare utili ma fornire servizi utili alla cittadinanza. Detto ciò, l’accordo con la provincia permette di mantenere vivo uno stabile che in parte potrà ospitare gli alunni del Mendel e in parte garantirà nuovi spazi utili a disposizione del comune. La provincia si farà carico degli oneri di gestione, utenze e manutenzione ordinaria, e di conseguenza l’edificio rimarrà utilizzato con spese di gestione a zero per il comune. Per gli interventi straordinari (che come si sa sono normalmente a carico del proprietario) ci si siede e si ragiona insieme. Oltretutto sul tema degli investimenti, come già fatto in questi anni, continueremo a lavorare per cogliere le opportunità di finanziamento che verranno proposte da varie fonti per mantenere in buono stato lo stabile anche per il futuro. Certo è chiaro ed evidente, e non c’è bisogno di sottolinearlo, che se percepissimo un canone di locazione sarebbe preferibile (non rifiutiamo di certo i soldi..) ma da sempre la provincia ha manifestato espressamente l’impossibilità di “pagare un affitto” in situazioni nuove anche perché ci sono scuole in altri comuni del territorio con spazi vuoti e sarebbe facile dirottare gli studenti del Mendel in tali spazi. In questo modo però si creerebbero inevitabilmente e in breve tempo le condizioni per “svuotare” un istituto e spostarlo completamente in altro comune. Mantenere invece a Villa Cortese una scuola superiore che possa avere anche possibilità di svilupparsi crediamo sia un’opportunità da conservare, una scelta che da un valore aggiunto e che crea oltretutto un indotto a beneficio del nostro territorio. Ma anche questa è una scelta, evidentemente l’opposizione ha una idea diversa».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 11 Giugno 2021
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