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Rescaldina, la Torre al lavoro per il “giardino delle donne”

I contradaioli rossoblu dopo il lockdown sono tornati a lavorare al "giardino delle donne" potando gli alberi, tagliando il prato e ripulendo l'area

giardino delle donne rescaldina

Il “giardino delle donne” di via Bossi a Rescaldina torna a colorarsi di rossoblu: dopo la pausa forzata imposta dal lockdown, la contrada Torre nei giorni scorsi è tornata a rimboccarsi le maniche per fare bello un angolo di verde che è ormai diventato a buon diritto un luogo del cuore per il capocontrada Alessandra Butera e i suoi.

Lo scorso weekend i contradaioli si sono dedicati al verde, tagliando l’erba e potando gli alberi, e hanno ripulito l’area, che comunque «non ha avuto bisogno di un intervento massivo come quello iniziale – come spiega Alessandra Butera -: i rescaldinesi hanno capito l’importanza di quest’area e si sono resi conto che la riqualificazione è un valore aggiunto per tutto il paese». Il prossimo fine settimana, invece, i rossoblu si occuperanno delle panchine e posizioneranno sugli alberi le casette per gli uccellini, oltre a continuare l’opera di piantumazione: dopo la lavanda, l’albero di ulivo e le azalee, in via Bossi arriveranno anche le ortensie. «Non ci siamo arresi – sottolinea con il sorriso sulle labbra il capocontrada -: ormai abbiamo adottato il giardino e appena abbiamo potuto siamo tornati ad occuparcene».

In attesa del taglio del nastro vero e proprio, insomma, i lavori al “giardino delle donne” non si fermano. L’area verde era stata inaugurata negli anni ’90 e nel 2016 era stata intitolata ad Anna Maria Mozzoni, scrittrice, giornalista, attivista dei diritti civili e pioniera del femminismo in Italia trasferitasi ancora in fasce in paese, figlia del fisico e matematico rescaldinese Giuseppe Mozzoni. Negli anni le condizioni del giardino sono gradualmente peggiorate, e ora l’angolo verde nel centro del paese sta rinascendo a nuova vita proprio grazie al progetto di cittadinanza attiva “Il giardino delle donne”, che punta a riqualificare il parchetto dando anche un contributo alla causa del femminicidio.

Lo spirito di aggregazione della contrada, comunque, anche prima di poter tornare a lavorare in via Bossi, non è stato spento dalle restrizioni contro il coronavirus: in questi mesi, infatti, la Torre ha continuato a incontrarsi virtualmente organizzando momenti di comunità come la babydance in video per i più piccoli o le lezioni di GAG in streaming e lanciando contest sui social come #MoraleAltoComeLaTorre. Senza dimenticare la solidarietà: i rossoblu, infatti, d’accordo con il personale di Eurospin hanno posizionato un “carrello solidale” all’ingresso del supermercato all’incrocio tra via Kennedy e via Gramsci, dove chi vuole può lasciare generi alimentari che chi è in difficoltà potrà invece prendere.

«Il nostro obiettivo per quest’anno era quello di crescere numericamente e di creare aggregazione – conclude Alessandra Butera -: siamo soddisfatti, perché è esattamente quello che abbiamo fatto in questi mesi, durante i quali nonostante la situazione siamo riusciti a raggiungere molte nuove persone e a rimanere vicini anche stando a distanza».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Maggio 2020
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