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Un noir davvero originale: “Come delfini tra pescecani”

Malaffare, segreti, ritorsioni: ecco cosa deve affrontare Ansaldi, il poliziotto normale, senza superpoteri, pieno di paure e debolezze

libro sul comodino

Come delfini tra pescecani
di F. Morlupi
ed. Salani
€ 16.00

Venite con me a conoscere il commissario Ansaldi, che è un ottimo poliziotto anche se è grasso, ipocondriaco e soffre di attacchi d’ansia che rendono complicate anche le attività più semplici, nella vita come nel lavoro.

Sarà anche per questo che gli è stato assegnato il quartiere Monteverde, che è un’oasi di pace nel caos della capitale: un posto tranquillo, dove non succede mai niente. E forse è per questo che sotto il suo comando
sono stati destinati altri quattro soggetti “particolari”, che formano una gran bella squadra sì, ma da Guinness dei Primati delle stranezze: c’è Eugénie Loy, il suo braccio destro, che soffre di un disturbo antisociale della personalità che la rende una “portatrice sana di infelicità”, ma con ottime doti investigative; poi abbiamo i tre agenti speciali, che sono Leoncini (un ragazzo di colore con un’insana passione per il nazismo), Di Chiara (tifoso sfegatato della Roma e dei film coreani sottotitolati) e l’ultima arrivata Alerami (che è giovane, bellissima e tanto tanto inesperta). Sono così, i Cinque di Monteverde: uomini e donne alle prese con le loro debolezze, ma capaci, insieme, di trasformarle in forza.

Un venerdì pomeriggio, alla squadra viene assegnata un’indagine che sembra già risolta: un ultraottantenne vedovo e solitario viene trovato senza vita nel proprio appartamento, con un cappio al collo. Il classico suicidio: la solitudine, la depressione, che tristezza, poveretto… Ma qualcosa non quadra ad Ansaldi e soprattutto a Loy, a cui quel suicidio sembra troppo perfetto, troppo “da manuale”.

Quel piccolo dubbio si trasforma, nel volgere di pochi giorni, in un’indagine vera e propria quando viene ritrovato un altro suicida che risulterà conoscere il primo morto.

L’indagine porterà i Cinque di Monteverde a scavare a fondo non solo nel loro tranquillo quartiere, ma anche nelle stanze della politica.

Malaffare, segreti, ritorsioni: ecco cosa deve affrontare Ansaldi, il nostro poliziotto normale, senza superpoteri, pieno di paure e debolezze. Un uomo che però ha cuore e tanta ironia, che riesce a leggere la realtà con obiettività e sarcasmo, dando a tutte le cose il giusto peso.

Passando per intuizioni improvvise, figuracce epiche, battute fulminanti e colpi di scena i Cinque arriveranno a un finale davvero inatteso e sorprendente, che lascerà i lettori con la certezza di aver scoperto un autore di grande talento e un gruppo di personaggi di cui non sapranno più fare a meno. Da leggere.

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Redazione
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Pubblicato il 01 Maggio 2021
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