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Marina Lazzati: “Ikea: opportunità o impoverimento?”

L'obiettivo della candidata sindaco è un altro: fare rinascere il paese, ponendo attenzione alle botteghe e agli artigiani, ai negozi e ai commercianti, ai giovani e agli anziani...

Caro direttore, vorrei fare qualche considerazione sul progetto del mega centro commerciale di Cerro previsto tra gli svincoli di Legnano e Castellanza.

Questa è un’area strategica baricentrica tra Malpensa e Rho Fiera, tanto che era stata inserita nel Pgt negli anni Duemila quando amministravo Cerro e Cantalupo.

Certo avevamo un’altra visione del territorio: su 400 mila metri quadri solo 70mila erano edificabili, e avevamo previsto poli di eccellenza industriale, start up per i giovani, strutture ricettive e un campus universitario.

Ora viene tutto stravolto, perché non c’è solo Ikea.

Su una superficie di 280mila metri quadri, oltre a Ikea che occupa una superficie di 40mila metri quadri, è prevista una galleria commerciale di 90mila mq oltre a interventi commerciali per altri 8.500 mq. Inoltre, proprio a confine di questa area, sono già convenzionati altri 20mila metri quadri di commerciale (ex Cromos) più altri 5mila metri quadri sempre di commerciale (ex Landini).

Di più, sempre su Cerro ma dall’altro lato dell’autostrada, è stata trasformata una superficie di 80mila metri quadri sempre in terziario commerciale. Per non parlare delle ulteriori aree destinate a ospitare oltre 4mila parcheggi.

Una colata di cemento su una delle poche aree verdi rimaste.

Ma è davvero un’opportunità o sarà invece motivo di aumento di traffico e inquinamento, di impoverimento del territorio e dei centri storici non solo del nostro paese, di una occupazione precaria e malpagata (uno studio dell’Associazione commercianti parla di un saldo occupazionale negativo per la chiusura di tanti negozi di vicinato)?

Inoltre, si parla di questo mega centro commerciale quale luogo di aggregazione sociale. Ma l’aggregazione sociale deve partire dal territorio, dai piccoli negozi di vicinato e dalle botteghe del centro di Cerro e Cantalupo,dalle piazze del paese dove i giovani e gli anziani possano ritrovarsi per parlare e trovare momenti di svago senza dovere prendere l'auto per andare in luoghi tutti uguali e privi di identità.

Per questo, come abbiamo scritto nel nostro programma vogliamo fare rinascere il paese e il centro del paese, ponendo attenzione alle botteghe e agli artigiani, ai negozi e ai commercianti, ai giovani e agli anziani per avere un paese vivo, vivibile e sicuro.

Se un paese è' attrattivo per le sue peculiarità rinasce non solo dal punto di vista sociale, ma anche occupazionale.

Siamo contrari al mega insediamento commerciale: perché non c’è solo Ikea e perché abbiamo un’altra visione del futuro di Cerro e Cantalupo, che vogliamo protagonisti e non succubi del loro destino.

Marina Lazzati

Redazione
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Pubblicato il 22 Maggio 2014
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