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Nasce Confindustria Varese e si traferisce a Castellanza nella Fabbrica del fare e del sapere

L'assemblea degli industriali ha riservato non poche sorprese ai tanti presenti. Anche la provincia di Varese avrà il suo distretto dell'innovazione in un'ex area industriale della Liuc. Verrà mantenuta solo la sede storica di Varese

Anche la provincia di Varese avrà la sua Confindustria e il suo distretto dell’innovazione che avranno sede a Castellanza nella nascente cittadella del fare e del sapere che si chiamerà Mill – acronimo che sta per Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics – e sorgerà in una ex area industriale contigua alla Liuc – Università Cattaneo. L’unica sede di rappresentanza che rimarrà sarà quella storica di Varese in piazza Monte Grappa.

L’assemblea degli industriali della provincia di Varese ha dunque riservato non poche novità ai tanti imprenditori e autorità presenti a Malpensafiere. Che fosse un’assemblea diversa da tutte le altre lo si era capito fin dall’apertura affidata non al presidente Roberto Grassi ma alla presidente dei Gruppo giovani imprenditori di UnivaGiorgia Munari. Un inizio irrituale, dunque, ma efficace nel rappresentare una nuova modernità proiettata nel Piano strategico #Varese2050. Cinque linee strategiche per traghettare il territorio verso un riposizionamento competitivo e un nuovo sviluppo.

La prima linea strategica prevede la costruzione di una Cittadella, una “Fabbrica” del sapere e del saper fare, che  possa fare da pivot per l’intero piano strategico. La seconda linea strategica individuata da Confindustria Varese è mettere i cluster al centro delle strategie di sviluppo del territorio. La terza linea di azione è rivolta alla creazione di un ecosistema dell’innovazione per favorire la nascita di startup e l’aumento del ricorso alla brevettazione. Mentre la quarta punta a fare di logistica e trasporti il driver strategico per la competitività e l’accessibilità del territorio. La quinta e ultima linea strategica punta a far diventare Varese una wellness destination, valorizzando le eccellenze dello sport, le risorse naturali e la qualità della vita.

«Il piano strategico #Varese 2050 è stato pensato per noi – ha detto Giorgia Munari – Non è scontato in un Paese come il nostro che dà poco spazio ai giovani». La giovane imprenditrice ha parlato di «senso di nuova appartenenza per questo territorio». Ma ciò che è interessante nella visione del Gruppo giovani imprenditori di Confindustria Varese è un futuro costellato non solo da passaggi generazionali e successioni imprenditoriali, ma di nuove imprese create dalle nuove generazioni. «Nella nostra azienda – ha sottolineato Munari – mia figlia Maria Vittoria, appena nata, è la quarta generazione. Mi piacerebbe che i nostri figli siano in grado di rigenerare e creare nuove imprese che possano affiancare quelle tradizionali».

I cinque punti del Piano strategico #2050 di Confindustria Varese

Redazione
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Pubblicato il 03 Ottobre 2022
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