Operazione anti‑terrorismo tra Milano e Pavia: arrestato un minore per radicalizzazione jihadista
Il giovane aveva aderito a un circuito telematico internazionale strutturato per la propaganda della jihad e del martirio
Nelle prime ore della mattinata odierna il Raggruppamento Operativo Speciale dei Carabinieri ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un minore residente nella provincia di Pavia, emessa dal G.I.P. del Tribunale per i Minorenni di Milano su richiesta della Procura per i Minorenni. L’operazione — che ha visto la collaborazione dei Comandi Provinciali di Milano e di Pavia — riguarda un caso di auto‑radicalizzazione e propaganda jihadista sul web, con comportamenti e materiali connessi a istigazione e partecipazione ad organizzazione terroristica.
Propaganda jihadista
Il ragazzo, di origine tunisina e residente nella Provincia di Pavia, a partire dall’anno 2024 si è auto-radicalizzato aderendo ad un circuito telematico internazionale strutturato, dedito alla propaganda della jihad e del martirio. Nel contesto dell’auto-addestramento, il minore si era procurato diversi manuali per la costruzione e l’assemblaggio di ordigni esplosivi e incendiari con sostanze di facile reperibilità, manifestando la volontà di andare a combattere in area di conflitto. All’indagato sono state contestate le fattispecie di reato previste dall’art. 270 bis c.2 Partecipazione a un’organizzazione con finalità di terrorismo e dall’art. 414 co.4 Istigazione a delinquere, aggravata dall’utilizzo di strumenti informatici e telematici e relativa a delitti di terrorismo.
Nell’ambito della medesima operazione è stata effettuata una perquisizione personale e locale anche nei confronti di una minorenne, di origini egiziane e residente a Milano, inserita nello stesso gruppo radicalizzato operativo sul web.
L’operazione si sviluppa a partire da una complessa attività investigativa, iniziata a ottobre 2024, nel corso della quale è stata individuata all’interno dei social network una rete di internauti, anche internazionali, dediti a vario livello alla diffusione di contenuti multimediali di propaganda Jihadista, riferibili prevalentemente allo Stato Islamico – ISIS, con la finalità di reclutare giovani da instradare nelle aree di conflitto. In tale contesto sono stati individuati diversi profili social utilizzati dall’indagato per un’incessante attività di pubblicazione e di promozione di contenuti multimediali di chiara impronta Jihadista, caratterizzati da un’evidente opera di apologia di importanti e riconosciuti esponenti del terrorismo Islamico. Inoltre, sono emersi contatti qualificati tra l’indagato e altri soggetti, alcuni dei quali già tratti in arresto per reati di terrorismo, in quanto colpevoli di aver diffuso in rete contenuti di propaganda Jihadista incitanti la violenza. Lo stesso minore, partecipando attivamente al circuito radicalizzato istigava altri soggetti, tra cui minori, a giurare fedeltà allo Stato Islamico seguendo il suo esempio.









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