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A Legnano “passi di legalità” per dire no alle mafie e promuovere la legalità

Al via le iniziative di formazione nell'ambito di "Passi di legalità", il pacchetto di azioni avviato a Legnano per promuovere la legalità e il contrasto alle mafie

passi di legalità legnano

Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento passi. I cento passi che a Cinisi separavano la casa del giornalista Peppino Impastato da quella del boss locale Tano Badalamenti, quelli della canzone dei Modena City Ramblers. Quegli stessi “passi di legalità” che Legnano sta provando a percorrere per promuovere la cultura alla legalità e la lotta alle mafie in città con l’omonimo progetto finanziato con i 33.500 euro ottenuti dal Ministero dell’Interno nell’ambito dei fondi per i “progetti di promozione della cultura della legalità e ristoro danni ad amministratori locali minacciati”.

Le risorse sono arrivate a Palazzo Malinverni a seguito dei fatti denunciati poco dopo l’insediamento dalla giunta Radice, quando una serie di volantini contro sindaco e assessori erano stati recapitati vicino o sotto casa degli amministratori ed erano stati oggetto di un esposto alla Procura della Repubblica. Risorse che ora il comune, in collaborazione con Avviso Pubblico e Libera, ha «deciso di investire nel lavoro di rete, perché da soli non si va da nessuna parte», per mettere un altro tassello nella promozione alla legalità sul territorio, quel tassello che ancora mancava lì dove «fino ad oggi si è lavorato principalmente sui beni confiscati, che sono un simbolo tangibile per far capire che c’è un territorio che dice no alle mafie, ma da soli non bastano».

In questo contesto, dopo i passi per dare una seconda vita ai beni sottratti alla criminalità organizzata,  i servizi per farne luoghi di welfare e le iniziative rivolte a scuole e cittadinanza in generale, si inserisce la formazione. A partire da quella dedicata al personale comunale, con i collaboratori della segretaria comunale Sandra D’Agostino, responsabile della prevenzione, della corruzione e della trasparenza, che dalla scorsa settimana ha iniziato a frequentare dei laboratori ad hoc.

Poi sarà la volta degli amministratori dei comuni del Patto dei sindaci, dei dirigenti, del resto del personale comunale e di quello delle partecipate. La prima data in calendario è quella del 30 novembre, quando a Palazzo Malinverni sindaci e assessori del territorio si confronteranno sul tema “Il PNRR nel contesto lombardo e il ruolo degli enti locali. Il sistema anticorruzione fra teoria e prassi”. Relatori dell’incontro saranno Domenico Ielo, avvocato in Diritto pubblico dell’economia, ed Enrico Carloni, professore ordinario di diritto amministrativo e direttore del Centro studi Legalità e partecipazione del dipartimento di Scienze politiche dell’Università di Perugia. Il 23 novembre alle 21, poi, a Palazzo Leone da Perego, ci sarà la presentazione del testo di Marco Omizzolo “Sfruttamento e caporalato in Italia. Il ruolo degli enti locali nella prevenzione e nel contrasto”, alla presenza dell’autore.

«Stiamo affrontando il tema legalità sotto diversi aspetti – spiega il sindaco Lorenzo Radice -. Stiamo agendo sui luoghi fisici della città, acquisendo e assegnando alle realtà del territorio i beni immobili sottratti alla criminalità organizzata e intitolando spazi pubblici; stiamo facendo rinascere servizi e relazioni nei beni riconquistati alla causa della legalità che trasformiamo in luoghi di welfare; stiamo promuovendo la legalità con la formazione del personale, nostro e di altre realtà del territorio, e realizzando iniziative che trasmettano il valore della legalità, come lo spettacolo “Sono stato anch’io” che oggi va in scena al Teatro Tirinnanzi. Le azioni formative di “Passi di legalità” si integrano e potenziano quelle previste dal protocollo d’intesa stipulato lo scorso settembre con la Guardia di Finanza per la tutela delle risorse del PNRR e dei fondi strutturali dell’Unione Europea».

«Tutte le iniziative che si terranno prossimamente in città sono il frutto della collaborazione con Avviso Pubblico e Libera – aggiunge Eligio Bonfrate, consigliere incaricato per la promozione della cultura della legalità e referente politico, in rappresentanza del comune di Legnano, nell’associazione Avviso Pubblico -. Questi eventi puntano a diffondere la cultura della legalità non solo tra i cittadini ma anche negli enti locali e nei loro amministratori. Il coinvolgimento delle scuole e degli altri Comuni del territorio è ampiamente supportato e auspicato da Avviso Pubblico. Questa collaborazione potrà dotare Legnano degli strumenti utili e più adatti per contrastare l’illegalità, anche in quei comportamenti che non sembrano tali. Importante sarà la collaborazione anche con i comuni limitrofi; l’illegalità, infatti, non si ferma ai confini comunali, e il contrasto deve avvenire a livello di territorio».

Libera e Avviso Pubblico: «”Passi di legalità” antidoto contro la violenza criminale»

Il percorso formativo nel segno della legalità a Legnano, accanto a quella di Palazzo Malinverni, porta anche le firme di Libera e Avviso Pubblico.

«Siamo molto orgogliosi di avviare questo percorso di formazione insieme al comune di Legnano – sottolinea il presidente di Avviso Pubblico Roberto Montà – perché avvertiamo sempre di più la necessità che la politica locale si occupi attivamente di garantire la formazione per i propri amministratori locali, dirigenti, funzionari pubblici e per il personale della Pubblica amministrazione e delle società partecipate. Questa collaborazione ci permetterà di costruire percorsi comuni affinché le politiche di prevenzione e di contrasto consentano al territorio di essere al riparo e di fronteggiare la criminalità in tutti i suoi aspetti, facilitando la condivisione e lo scambio di informazioni e rafforzando la trasparenza e la responsabilità. Ringraziamo quindi il comune di Legnano per la fiducia e auspichiamo che l’avvio di questo progetto sia solo l’inizio di un intenso e proficuo rapporto di collaborazione per promuovere sul territorio la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile».

«Per noi di Libera gli eventi che rientrano nel progetto “Passi di legalità” sono appuntamenti importanti che si pongono in continuità con il percorso di memoria e impegno che il nostro presidio sta realizzando nel territorio legnanese, in collaborazione con il comune di Legnano e gli altri comuni, con le scuole e la rete delle associazioni locali – aggiunge Giampiero Colombo, referente del presidio di Legnano di Libera -. Lo spettacolo teatrale che oggi è stato proposto alle scuole superiori e in serata a tutta la cittadinanza rientra tra le iniziative che Libera, con altre associazioni legnanesi (Acli, Azione Cattolica, Chiesa di Legnano, Polis) hanno avanzato all’amministrazione comunale di Legnano affinché sia intitolato al giudice Rosario Livatino, barbaramente assassinato da un’organizzazione criminale di stampo mafioso (Stidda) il 21 settembre 1990, il palazzo dell’ex sede degli uffici giudiziari di via Gilardelli e attualmente utilizzati da diversi servizi comunali. Perché coltivare insieme una memoria collettiva significa rinsaldare le azioni di prossimità e le maglie della comunità, come vero antidoto contro la prepotenza, la sopraffazione e la violenza criminale, ma anche contro l’indifferenza, lo smarrimento e la rassegnazione».

L’ex Tribunale di Legnano sarà intitolato al “giudice ragazzino” Rosario Livatino

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 17 Novembre 2023
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