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Torna in aula “Piazza Pulita”, udienza preliminare per altri sette imputati per il “caso Legnano”

"Primo atto" dell'udienza preliminare per sette ex dirigenti comunali o delle partecipate cittadine e politici legnanesi coinvolti nell'inchiesta "Piazza Pulita"

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Buona la quinta. Dopo quattro rinvii che hanno fatto slittare l’udienza preliminare di oltre un anno, è approdato davanti al GUP del Tribunale di Busto Arsizio il secondo filone processuale nato dall’inchiesta “Piazza Pulita”, che a maggio 2019 ha decapitato la giunta guidata dall’allora sindaco di Legnano Gianbattista Fratus. Per sapere se, come per l’ex primo cittadino, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini, per il “caso Legnano” si andrà nuovamente a dibattimento, però, bisognerà aspettare dicembre, quando si tornerà in aula per valutare eventuali richieste di patteggiamento da parte dei sette ex dirigenti comunali o delle partecipate cittadine e politici legnanesi coinvolti.

Paolo Pagani, ex direttore generale di Amga, Enrico Barbarese, ex dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune, Enrico Peruzzi, suo predecessore, Mirko Di Matteo, ex direttore di Euro.PA, e Catry Ostinelli, ex presidente di Amga, sono chiamati a rispondere dell’accusa èdi aver collaborato a vario titolo con Fratus, Cozzi e Lazzarini  alla manipolazione del conferimento di un incarico di consulenza in Euro.PA, della selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo di Palazzo Malinverni e della nomina del direttore generale di AMGA. A Luciano Guidi, invece, viene contestato un accordo stretto con Fratus in occasione del turno di ballottaggio delle elezioni amministrative del 2017, quando proprio come il segretario provinciale della Lega era in corsa per la poltrona da primo cittadino: accordo in virtù del quale avrebbe barattato i propri voti con una nomina in una municipalizzata per la figlia. Per Flavio Arensi, infine, l’addebito riguarda il bando attraverso il quale è diventato curatore artistico del comune di Legnano, che secondo gli inquirenti sarebbe stato cucito su misura proprio per il critico d’arte.

Come aveva già fatto per il primo processo scaturito dall’inchiesta, il comune di Legnano, che rispetto ai fatti di cui si parla è persona offesa, si è costituito parte civile e lo stesso ha fatto Amga, la società partecipata finita al centro dell’inchiesta. Nei prossimi giorni, inoltre, la Procura depositerà gli atti del precedente dibattimento, quello incentrato sulle contestazioni mosse ai tre ex amministratori, come richiesto dalla difesa di uno degli imputati.

Il ritorno in aula della vicenda che due anni fa ha travolto come uno tsunami Palazzo Malinverni era inizialmente previsto per lo scorso maggio, poi per ottobre, di nuovo per gennaio e infine per marzo. Oggi, finalmente, il “primo atto” dell’udienza. A valle dell’inchiesta “Piazza Pulita”, coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio Nadia Calcaterra, per l’ex sindaco di Legnano Gianbattista Fratus, il suo vice Maurizio Cozzi e l’assessore alle opere pubbliche Chiara Lazzarini nella primavera del 2020 era arrivata una condanna, contro la quale i tre ex amministratori hanno presentato ricorso in appello.

 

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Luglio 2021
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