È il 1959. Ad Ispra viene inaugurato il primo reattore nucleare italiano, Aldo Moro diventa segretario della Democrazia Cristiana, su RaiUno va in onda per la prima volta lo Zecchino d’Oro, viene venduta la prima Barbie, la Francia fa i conti con il disastro del Frejus. Il 25 aprile a Busto Garolfo convolano a nozze Ambrogio Miriani e Serafina Santuliana, che 65 anni dopo nel giorno della Festa della Liberazione festeggiano le nozze di platino.

Da allora Ambrogio e Serafina – 92 anni lui e 87 lei – ne hanno passate tante, compreso qualche problema di salute. E hanno visto il mondo intorno a loro cambiare, passando mano nella mano attraverso eventi epocali, dal primo uomo sulla luna alla caduta del muro di Berlino, dalle Brigate Rosse alle stragi di mafia, dal disastro di Chernobyl al Covid-19. E per mano i due “sposini” si tengono tuttora, ancora oggi l’uno la roccia dell’altra davanti alle piccole, grandi sfide che la vita mette quotidianamente sul loro cammini.

Alla soglia delle nozze di platino per loro arriva un augurio speciale, quello del figlio Marino, della nuora Nadia e dei nipoti Roberto con Anita, Lisa con Filippo e Agnese con Andrea, che ringraziano Ambrogio e Serafina «per tutto quello che hanno fatto» per loro. «Ancora oggi – sottolineano figlio, nuora e nipoti – ci dimostrano che anche dopo tutti questi anni ci si può volere bene e continuano a darci uno splendido esempio».