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Scontro sul contratto integrativo al Tarra di Busto Garolfo, Cgil: “Inevitabile il ricorso al Giudice del lavoro”

Dopo la mancata conciliazione davanti al Prefetto, il sindacalista Pippo Frisone ritiene ora «inevitabile il ricorso al Giudice del lavoro»

Ic Tarra Busto Garolfo

Continua il braccio di ferro tra il sindacato Cgil e Anief, e la dirigenza dell’Ic Tarra di Busto Garolfo sul contratto integrativo. Dopo la mancata conciliazione davanti al Prefetto, il sindacalista Pippo Frisone ritiene «inevitabile il ricorso al Giudice del lavoro». 

La dirigente scolastica Maria Assunta Lattuca aveva prontamente replicato chiarendo che non è stato fatto nessun illecito, ma questo non è bastato per raggiungere un accordo: «Con la firma separata del 20 dicembre del contratto integrativo all’ Istituto Tarra di Busto G., tra Dirigente e TAS-Cisl, dopo una serie di inviti e diffide dei sindacati non firmatari caduti nel vuoto, il 30 gennaio è stato  proclamato da FLC-CGIL e ANIEF lo stato di agitazione unitamente alla RSU. Tale proclamazione – ripercorre i fatti Frisone – si era resa necessaria per poter avviare il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Milano. Incontro avvenuto in data 8 febbraio e nonostante i diversi tentativi di mediazione del vice-Prefetto, hanno trovato un muro invalicabile nelle posizioni intransigenti della dirigente. Il passaggio successivo è avvenuto nel corso dell’assemblea sindacale del 22 febbraio, molto partecipata, dove la stragrande maggioranza degli 85 docenti e ATA presenti, ha votato con due soli voti contrari, lo sciopero delle attività aggiuntive e dello straordinario, ad esclusione dei progetti che coinvolgevano gli alunni»

Il periodo dell’astensione – ricorda sempre Frisone – andava dal 5 marzo fino al 31 marzo. «Nel frattempo – sottolinea il sindacalista – la dirigente ha reagito prima con un decreto del 16 febbraio sugli accessi e permanenza “indebita” del personale e dell’utenza all’interno dell’Istituto, limitandone fortemente la presenza, poi con una lettera del 19 febbraio, rivolta a tutto il personale con una ricostruzione parziale e molto personale sulla firma separata del contratto d’istituto, pubblicata e tenuta tra l’altro nella bacheca sindacale per tre settimane. In questi giorni è pertanto all’esame degli Uffici legali della Flc-Cgil l’impugnativa dinnanzi al Giudice del contratto separato, firmato dalla sola TAS-Cisl, senza l’adesione della RSU, della FLC-CGIL e dell’ANIEF, affinché venga sancita l’illegittimità del contratto medesimo e l’antisindacalità del comportamento della dirigente»

«Una vicenda iniziata male – conclude Frisone – , alla vigilia delle vacanze di Natale e che quasi sicuramente, in assenza di segnali di apertura e disponibilità della parte datoriale, finirà peggio, destinata com’è a trasferirsi dalle aule scolastiche a quelle del Tribunale».

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Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Marzo 2024
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