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Nerviano alla scoperta delle lune di Giove con la Leonardo

I pannelli fotovoltaici della sonda Juice, che partirà alla volta di Giove il 13 aprile, sono nati nello stabilimento Leonardo di Nerviano

Nerviano alla scoperta delle lune di Giove con la Leonardo

Nerviano alla scoperta di Giove con la Leonardo, azienda leader nel settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza che in paese ha uno stabilimento da 42mila metri quadri e quasi mille dipendenti, soprattutto ingegneri e tecnici specializzati. Anche da viale Europa, infatti, hanno messo la firma sulla missione Juice dell’Agenzia Spaziale Europea, che studierà le lune ghiacciate di Giove dotate di oceano – Ganimede, Europa e Callisto – come oggetti planetari e possibili habitat, esplorerà il complesso ambiente del quinto pianeta del Sistema solare in ordine di distanza dal Sole e ne studierà il sistema come archetipo per i giganti gassosi.

Nerviano alla scoperta delle lune di Giove con la Leonardo
Foto @ESA_NASA_ATG MediaLab

Juice sarà la prima sonda spaziale a orbitare attorno a una luna del Sistema solare esterno, Ganimede. Il lancio è previsto per il prossimo 13 aprile alle 14.15 – ora italiana – dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese. La sonda «impiegherà circa otto anni per raggiungere Giove – come spiega la stessa Agenzia Spaziale Europea -, durante i quali effettuerà fly-by (ovvero sorvoli ravvicinati, ndr) con Venere, con la Terra e con il sistema Terra-Luna». È previsto che Juice raggiunga il pianeta nel luglio 2031: «Sei mesi prima di entrare in orbita intorno a Giove – aggiungono dall’ESA -, Juice inizierà la fase scientifica nominale. La sonda trascorrerà molti mesi in orbita attorno a Giove, completando i fly-bys con Europa, Ganimede e Callisto, e infine effettuando un tour orbitale di Ganimede».

A Nerviano sono nati i pannelli fotovoltaici di Juice, «i più grandi mai realizzati per una missione interplanetaria, con una superficie di 85 metri quadri e un totale di circa 24.000 celle per fornire la potenza elettrica necessaria a una distanza di oltre 750 milioni di chilometri dal Sole – sottolineano da Leonardo -. Questi pannelli se orbitassero intorno alla Terra potrebbero alimentare un intero condominio, su Giove produrranno invece circa 900 Watts, cioè l’energia utilizzata da un elettrodomestico. Infatti, l’intensità della luce solare intorno alle orbite di Giove è solo di un venticinquesimo se paragonata a quella ricevuta sulla Terra».

Nerviano alla scoperta delle lune di Giove con la Leonardo
Foto @Leonardo

Nei mesi scorsi era partita da Cape Canaveral anche Artemis 1, la missione della Nasa che porterà una nuova generazione di astronauti – e per la prima volta anche una donna – sulla Luna 50 anni dopo l’ultima camminata lunare di Eugene Cernan durante la missione Apollo 17. Anche in questo caso c’è il contributo di Nerviano: i pannelli fotovoltaici che compongono le “ali” del modulo di servizio del veicolo spaziale Orion, infatti sono stati realizzati grazie al lavoro di 50 ingegneri e tecnici esperti dello stabilimento di Leonardo di viale Europa, così come le unità elettroniche che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale.

Partita Artemis 1, primo passo per riportare l’uomo sulla Luna (anche) con la Leonardo di Nerviano

Foto in copertina @ESA_NASA_ATG MediaLab

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Aprile 2023
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