Quantcast

Casa di Comunità a Parabiago, PD: “Da Regione Lombardia ancora improvvisazione”

PD critico contro la scelta della Regione di "bocciare" il poliambulatorio di via 11 Febbraio come Casa di Comunità per poi ridurre gli spazi richiesti

area ex rede parabiago

Levata di scudi dal Partito Democratico di Parabiago contro quella che i Dem definiscono l’«improvvisazione» di Regione Lombardia in materia di sanità. Nell’occhio del ciclone è finita la futura Casa di Comunità della città della calzatura, che dovrà essere realizzata nell’edificio a ponte dell’area ex Rede entro la fine del 2025, tornata sul tavolo della commissione Lavori pubblici durante l’ultima seduta.

La “rivoluzione” innescata dal PNRR porterà infatti nel nostro territorio complessivamente tre Case di Comunità, una per ciascuno dei tre ambiti in cui i comuni della zona sono divisi: quello formato da Legnano e Rescaldina, quello composto da Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese e quello nel quale rientrano Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona. E proprio l’area che coinvolge la città della calzatura era sembrata inizialmente quella con il destino più in bilico, anche perché ATS aveva ricevuto più di una candidatura. La stessa Parabiago, peraltro, aveva inizialmente proposto il poliambulatorio di via 11 Febbraio, i cui spazi erano però stati giudicati in un primo momento insufficienti e bocciati anche per la «mancanza di economicità» di un’eventuale intervento sulla struttura.

casa comunità parabiago

L’ultima tessera del puzzle era poi arrivata a metà dicembre con la delibera di Regione Lombardia che ufficializzava le location delle nuove strutture e individuava proprio nei 12mila metri quadri del quadrilatero industriale che sono stati ceduti nei giorni scorsi all’amministrazione parabiaghese la sede della futura Casa di Comunità. Da quando era stata scartata l’opzione del poliambultaroio di via 11 Febbraio ad oggi, però le carte in tavola sono cambiate: se in un primo momento si era parlato di un fabbisogno di spazi di almeno 2.500 metri quadri, infatti, le indicazioni più recenti hanno assegnato alla struttura che nascerà a Parabiago una metratura massima di 1.200 metri quadri, con più di una perplessità da parte del Partito Democratico.

«A novembre 2021 Regione Lombardia riteneva essere necessari per questo servizio almeno 2.500 metri quadri e giudicava insufficienti gli spazi del poliambulatorio di via 11 Febbraio – spiegano Ornella Venturni, Alessandra Ghiani e Giorgio Nebuloni, consiglieri comunali del PD -. Il nostro comune, a nostro parere facendo bene, proponeva una parte dell’edificio ponte della Rede, aggiudicandosi così la “Casa di Comunità” che altrimenti avrebbe potuto essere assegnata a qualche altro comune del circondario. A marzo 2022, quattro mesi dopo, Regione Lombardia cambia idea: per la “Casa di Comunità” di Parabiago bastano 1.200 metri quadri, meno della metà. Ora il comune deve rivedere il progetto, ridimensionarlo e, nella speranza che non cambi ancora, viene spontaneo chiedersi se a questo punto non sarebbe stato meglio ritornare sul poliambulatorio di via 11 Febbraio, riorganizzandone gli spazi ed evitando un possibile doppione del medesimo considerato che buona parte dei sevizi previsti per le “Case di Comunità” vengono già ora erogati dal poliambulatorio. A meno che sul poliambulatorio di via 11 Febbraio non ci siano altre intenzioni che, ad oggi, non è dato conoscere. Quando si dice avere le idee chiare sui servizi sanitari territoriali necessari ai lombardi, non si parla certamente di Regione Lombardia».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 04 Aprile 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore