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Crisi Teva Nerviano, trattative in corso: futuro in bilico per 350 dipendenti

La speranza arriva dall'impianto di Bulciago dove il subentro di una nuova proprietà ha riportato al lavoro oltre un centinaio di lavoratori. La posizione dei sindacati e della Regione Lombardia

Gruppo Teva Nerviano

E’ una prolungata attesa per i sindacati e i lavoratori che stanno cercando di capire quale sarà il futuro della Teva di Nerviano. Proprio in questi giorni è stato annunciato il subentro di una nuova proprietà per il sito produttivo di Bulciago (Lecco), che consentirà ai 106 lavoratori di mantenere la propria occupazione. Ma per quanto riguarda il sito di Nerviano la situazione è ancora tutta da capire. Come ha precisato il sindacalista Mario Principe, segretario della Cgil Ticino Olona, «non conosciamo ancora quale potrà essere l’esito della trattativa attualmente in corso».

Dopo quasi un anno dall’annuncio della crisi dell’azienda farmaceutica  il futuro per i 350 lavoratori nervianesi non è ancora chiaro. Di certo, fa ben sperare l’annuncio del subentro di un nuovo soggetto nel lecchese. Si tratta dell’importante gruppo chimico farmaceutico Flamma, presente dal 1950 in Italia, Cina e Usa, che darà continuità al sito produttivo reimpiegando tutti i lavoratori ancora in forza e in cassa integrazione.

Gli assessori di Regione Lombardia Melania Rizzoli (Formazione e Lavoro) e Guido Guidesi (Sviluppo economico), hanno espresso grande soddisfazione per la salvaguardia e il rilancio del sito produttivo di Bulciago. «Siamo sempre pronti – hanno dichiarato in una Nota i due assessori – a mettere in campo tutti gli strumenti dei nostri rispettivi assessorati, perché il nostro obiettivo è, come sempre, il sostegno dei lavoratori e delle imprese. È stato un lavoro di squadra che ha visto Regione Lombardia protagonista attiva nel mettere attorno allo stesso tavolo lavoratori, organizzazioni sindacali e proprietà. Abbiamo contribuito attivamente al mantenimento del posto di lavoro di tutti 106 dipendenti. Ora ci auguriamo che una soluzione analoga possa essere trovata per lo stabilimento Teva-Actavis, quello di Nerviano, che occupa 350 lavoratrici e lavoratori e su cui stiamo intervenendo con grande impegno come a Bulciago».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Gennaio 2022
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