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Crisi Teva, presidio dei lavoratori a Palazzo Lombardia: «La Regione è con noi, il Mise ci dia risposte»

I lavoratori TEVA hanno manifestato sotto palazzo Lombardia. Adesso sono tutti in attesa di capire quando si potrà aprire un tavolo di confronto al Mise

Regione Lombardia sostiene la lotta dei 360 lavoratori TEVA che chiedono alla proprietà di non chiudere il punto produttivo a Nerviano. La vicinanza ai dipendenti è stata espressa questa mattina, giovedì 27 maggio, durante un incontro tra le parti sindacali della Cgil, Uil e Cisl, le RSU e  l’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, per affrontare le preoccupante vertenza TEVA, mentre i lavoratori manifestavano sotto il palazzo della Regione. Con loro anche  il sindaco di Nerviano Massimo Cozzi. Ora l’attenzione è rivolta a Roma: lavoratori e sindacati con l’appoggio della Regione, sono infatti in attesa di ottenere una data utile per aprire un tavolo di confronto al Mise. 

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Lavoratori TEVA di Nerviano in protesta sotto la Regione Lombardia 4 di 20

«L’incontro è stato positivo – ha commentato in prima battuta Francesco Restieri della Filctem Cgil Ticino Olona -. La Regione ci è venuta incontro e affianca i lavoratori. I tempi però sono stretti, se il Mise non darà risposte saremo pronti ad andare dal Prefetto di Milano: abbiamo bisogno di risposte immediate». Sotto palazzo Lombardia con i lavoratori nervianesi c’erano anche i colleghi di Bulciago che stanno vivendo la stessa situazione. «Regione si è dimostrata interessata e coinvolta nella vertenza che vede il possibile licenziamento di 500 lavoratori nei 2 siti di Nerviano e Bulciago – ha affermato Marco Napoli Femca Cisl Milano Metropoli -. Si farà parte attiva nel cercare di coinvolgere eventuali società interessate all’acquisizione e darà il suo supporto nel coinvolgere il Mise a Roma». Anche se, ha aggiunto Nunzio Dell’Orco della Uiltec servono azioni concrete: «Regione si è resa disponibile, ma di fatto la situazione resta immutata. Ci auguriamo che l’incontro al Mise sia risolutivo».

La multinazionale Teva, tra le più importanti aziende farmaceutiche internazionali intende chiudere l’attività produttiva di Nerviano entro luglio 2022. L’annuncio è stato dato lo scorso martedì 20 aprile, ed è stato un vero fulmine a ciel sereno per gli oltre 350 lavoratori coinvolti nella realtà nervianese.

L’azienda farmaceutica Teva chiude la produzione a Nerviano: coinvolti oltre 350 lavoratori

 

Lavoratori e sindacati lo scorso 19 maggio hanno bloccato la statale del Sempione dove si affaccia l’azienda per chiedere alla proprietà di tornare sui suoi passi. L’azienda israeliana produce farmaci impegnati in campo Oncologico, e – sottolineano i sindacati – rappresenta da sempre «una delle realtà produttive più importanti del territorio». La chiusura annunciata del sito di Nerviano avrebbe un impatto sul territorio «terribile». Lavoratori e sindacati, considerato anche l’interesse dimostrato recentemente dall’azienda, hanno chiesto così di reinvestire nel sito di Nerviano, lavorando anche sulla produzione di vaccini anti-Covid.

Crisi Teva a Nerviano, i lavoratori in presidio bloccano il Sempione: «Il lavoro è dignità»

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Maggio 2021
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