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Cava Solter, la conferenza dei servizi ha detto “NO”

Non è autorizzabile, secondo la conferenza dei servizi, il progetto presentato da Solter per le ex Cave di Casorezzo.

La conferenza dei servizi ha detto "NO".  Il progetto presentato da Solter per la realizzazione di una discarica di rifiuti speciali nel sito ATEg11, quello delle ex Cave di Casorezzo, non è autorizzabile, e pertanto verrà chiesto il decreto di rigetto a Città Metropolitana.

Al tavolo di confronto che si è riunito oggi, mercoledì 12 aprile, quindi, hanno trovato accoglimento i motivi ostativi contro i quali da tempo i Comuni interessati, il PLIS del Roccolo e il comitato Salviamo il Paesaggio di Casorezzo insieme ad altri comitati cittadini puntavano il dito. Tra tutti, l'assenza dei 50 metri richiesti dalla legge tra la nuova discarica che dovrebbe essere realizzata e quella preesistente (qui il servizio), la distanza troppo ravvicinata rispetto alla falda acquifera e le problematiche relative al piano finanziario. E poi ancora tante altre criticità, che a più riprese chi si batte contro il progetto Solter aveva sollevato (qui il servizio)

Toccherà a Città Metropolitana, ora, emettere il verdetto finale, per il quale verosimilmente bisognerà attendere ancora un paio di mesi. Ma, certo, il parere negativo della conferenza dei servizi inevitabilmente avrà il suo peso, e che peso. 

«C'è grande soddisfazione – commenta il sindaco di Busto Garolfo Susanna Biondi, perchè i motivi ostativi che avevamo più volte evidenziato adesso sono emersi in tutta la loro rilevanza. Abbiamo vinto una bella battaglia – conclude l'inquilina di Palazzo Molteni –, ma non possiamo ancora cantare vittoria, manca ancora qualche passo per vincere la guerra».

«Noi riteniamo che, a differenza di altri pareri già espressi a caldo, questa sia una guerra finalmente vinta – spiegano dal Comitato Salviamo il Paesaggio di Casorezzoe il merito va dato a chi ha determinato un cambiamento di visione politica della vicenda: Pietro Mezzi, nuovo consigliere all’ambiente e territorio di Città Metropolitana di Milano. Solo lui ha realmente ascoltato quanto noi del Comitato Salviamo il Paesaggio Casorezzo gli abbiamo detto rispetto a tutta questa brutta storia e ne ha tratto le dovute conseguenze, spronando gli uffici a valutare obiettivamente il rispetto di leggi, norme tecniche e protocolli amministrativi. Ma – continuano dal Comitato – la guerra ha un altro fronte che riguarda la discarica in chiusura presente nell’ATEg11 e la sua messa in sicurezza. Abbiamo sempre detto che questo è un argomento fondamentale per la salute pubblica, il territorio e qualsiasi futuro di questa area, ma sino a oggi siamo stati i soli a sostenerlo con, al contrario, l’ostracismo delle istituzioni. Il fronte è aperto da tempo e continueremo a combattere in solitaria, con le stesse idee chiare che hanno portato all’attuale vittoria».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 12 Aprile 2017
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