Legnano Calcio cerca riscatto contro l’Ardor Lazzate dopo due ko consecutivi
Il Legnano sarà di scena dall'Ardor Lazzate, con l'obiettivo di cancellare le ultime due sconfitte di fila
Domenica prossima, salvo anticipi per via del successivo turno infrasettimanale del 5 alle 20. 30 al Mari contro la Besnatese, il Legnano sarà di scena dall’Ardor Lazzate, con l’obiettivo di cancellare le ultime due sconfitte di fila. “Abbiamo preso un cazzotto forte, ma non siamo finiti ko” ha rimarcato nel dopo partita Mister Porro che ha sottolineato come la squadra ha lo spessore morale e la forza dell’orgoglio per ritrovare la strada con i correttivi che un’analisi a mente fredda porterà con il lavoro durante la settimana.È anche un Legnano sfortunato, vedi i due legni che tremano ancora nella gara del Mari, con in particolare la spettacolare rovesciata di De Luca e non mancherà perciò la forza morale per affrontare al meglio l’insidiosa trasferta di Lazzate su un campo piccolo e sintetico contro una squadra sempre ostica e la Besnatese il successivo mercoledì. Un miniciclo per lasciarsi alle spalle i cinque gol incassati in due gare a fronte dello zero in fase realizzativa, anche se ad Arconate sono stati annullati due reti ai lilla con decisioni dubbie da parte del direttore di gara. Acqua passata però non macina più e pertanto occorre guardare avanti.
Il Legnano come ha osservato il Mister ha sofferto la profondità ricercata dai saronnesi, si è faticato a trovare spazio contro l’aggressività degli avversari. L’asse di sinistra Trenchev-De Luca ha cercato di fare il possibile e non a caso entrambi sono stati protagonisti con due conclusioni fermate dai legni della porta difesa dall’ottimo Todesco. Il Saronno, che ha dovuto fare a meno degli ex Cocuzza colpito da febbre all’ultimo e Alvitrez per guai muscolari ha completato il piano partita di Tibaldo zona per zona e neanche gli ingressi di Di Battista, Locarno e Todaj sono riusciti a dare la svolta quando si è passati al 3-4-1-2. Lazzaro a centrocampo, piazzato davanti la difesa, ha sbagliato un solo passaggio ininfluente nel finale di gara, Pellini ha dovuto invece spesso impostare da perno centrale del terzetto difensivo, con capitan Noia che intanto ‘scivolava’ nella posizione di braccetto destro, per cercare di aprire il gioco lilla a qualche sbocco. Di sicuro uno dei dettagli su cui il Mister farà lavorare la squadra e su cui tornerà ad insistere, sarà quello delle palle inattive, che devono essere sfruttate meglio dalla squadra.









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