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Un diciottenne sulla Ferrari in Formula Uno: ecco chi è Oliver Bearman

Il pilota britannico disputerà il GP dell'Arabia Saudita a causa dell'appendicite che ha colpito Carlos Sainz: il più giovane di sempre al volante di una Rossa nella serie regina del motorsport

oliver bearman automobilismo | foto Prema Racing

Se un appassionato di sport, magari non di quelli “impallinati”, si sintonizzerà sulla trasmissione del Gran Premio di Formula Uno tra oggi (venerdì: prove e qualifiche) e domani (sabato, la gara) potrebbe farsi trovare impreparato. Cercando i piloti della Ferrari sulla sovrimpressione infatti, non si troverà Carlos Sainz jr. ma si potrà osservare un nome inedito associato al Cavallino Rampante: Oliver Bearman. (foto: team Prema)

Un attacco di appendicite ha infatti colpito il pilota spagnolo che ha dovuto ricorrere a un’operazione urgente – come capita in questi casi – in quel di Jeddah, Arabia Saudita, sede del Gran Premio. E così la Scuderia Ferrari ha dovuto vestire di rosso in fretta e furia l’unico pilota presente in grado di correre sulla macchina lasciata libera da Sainz, accanto a Charles Leclerc.

E così, a 18 anni e 10 mesi, Bearman si ritroverà a esordire in Formula Uno addirittura con la Ferrari del quale diventerà anche il più giovane di sempre a mettersi al volate in un Gran Premio della classe regina. Nato a Chelmsford, nell’Essex, in Gran Bretagna, il buon Oliver è da due stagioni un membro della Academy di Maranello grazie ai risultati colti nelle serie minori. Nel 2021 infatti vinse i campionati di Formula 4 in Inghilterra e in Italia, una “doppietta” mai riuscita ad altri piloti: Bearman è quindi passato alla Formula 3 ottenendo un terzo posto nel mondiale 2022 con i colori del team Prema che lo ha confermato anche in Formula 2.

Lo scorso anno, nella classe cadetta, il giovane inglese ha vinto quattro gare e ottenuto tre pole position arrivando sesto al termine del campionato. Quest’anno, ancora con Prema, è compagno di squadra di Andrea Kimi Antonelli, la grande speranza dei motori italiani (che però è “governato” dalla Mercedes). Bearman aveva già testato la Ferrari di Formula Uno ed è stato catapultato nell’abitacolo della SF-24 perché, disputando la F2, si trovava già sul circuito a differenza degli altri ferraristi (come per esempio Antonio Giovinazzi) che costituiscono la “riserva rossa” in assenza dei titolari. E così, dalla terza sessione di prove libere, c’è lui sulla vettura cui è stato apposto il numero 38. Un sogno, che Oliver proverà a sfruttare al meglio.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 08 Marzo 2024
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