Si alza il sipario nella Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni a Legnano sul quadro “I consoli milanesi lacerano e calpestano il decreto del Barbarossa“, tela di un pittore simbolo del Romanticismo italiano: Francesco Hayez. L’opera del 1859 rievoca un momento che precede la Battaglia di Legnano e resterà in esposizione fino a domenica 2 giugno. Il quadro arriva in prestito dall’Accademia di Belle Arti di Brera.

«Quando il professor Alessio Francesco Palmieri Marinoni ha prospettato al consiglio della Fondazione Palio la possibilità di avere in comodato d’uso e di poter esporre in questa sala per diverso tempo questa tela – ha spiegato Luca Roveda, vicepresidente della Fondazione Palio -, non abbiamo avuto dubbi. É una tela preziosa che rappresenta i valori fondanti della nostra tradizione. Il Palio di Legnano è una rievocazione storica della Battaglia dei Comuni dell’Italia settentrionale, Comuni che hanno messo da parte i personalismi e gli individualismi per combattere gli Imperatori».

Sono 35 anni che questa tela non viene esposta al pubblico. «Per noi – ha concluso il vice presidente di Fondazione Palio – è un grande orgoglio e un onore averla qui».

L’esposizione tra le iniziative culturali per il Centenario della città

«É una grande emozione poter ospitare questa tela. Quest’anno, in occasione del Centenario – ha sottolineato il sindaco Lorenzo Radice -, stiamo cercando di mettere in vetrina il meglio di Legnano e di quello che questa città può fare. Siamo in un anno di festa che dobbiamo usare anche per riflettere sulla nostra identità e ragionare sul futuro che vogliamo per la nostra città. É un anno particolare, usiamolo bene anche fruendo di opportunità uniche come questa che ci viene donata».

Presente all’evento anche Diana Vaccaro, responsabile Patrimonio artistico e Archivio storico di Banco BPM. «Quello di oggi – ha detto Vaccaro – è sicuramente un progetto molto interessante che ci dà l’occasione di creare delle sinergie con un linguaggio universale: quello dell’arte».

Il racconto dell’opera di Hayez

A raccontare l’opera Alessio Francesco Palmieri Marinoni, coordinatore della commissione costumi Palio di Legnano, insieme a Elena Lissoni, storica dell’arte ed esperta della pittura ottocentesca. «L’opera che abbiamo scelto insieme alla dottoressa Lissoni – ha spiegato Palmieri Marinoni – è l’inizio di un percorso che si svilupperà nel corso di più anni e ci accompagnerà da adesso fino al 2026, in occasione dell’850° anniversario della Battaglia di Legnano. É proprio in questa occasione che vogliamo ripercorrere le tappe che hanno portato alla Battaglia di Legnano».

«La scelta – ha aggiunto la professoressa Lissoni – è caduta su un dipinto che racconta un momento particolarissimo nella lotta tra i Comuni e l’Impero. É il momento in cui il messo imperiale arriva a Milano con un decreto tra le mani per sottomettere la città, per sminuire e ridurre la sua potenza e la sua autonomia. Il decreto viene stracciato e calpestato davanti agli occhi increduli proprio di colui che aveva portato quella carta. Qui è chiaro che Hayez voleva raccontare quella scintilla – ha spiegato la professoressa -, quel momento che fa divampare una lotta che sarà decennale ma che si concluderà con la vittoria raggiunta nella Battaglia di Legnano».

I costumi della Fondazione Teatro Regio di Parma

Nella Sala degli Stemmi saranno esposti anche due costumi provenienti dalla collezione della Fondazione Teatro Regio di Parma. «L’opera di Hayez – ha concluso Alessio Francesco Palmieri Marinoni – è in dialogo con due costumi provenienti dalle collezioni storiche della Fondazione Teatro Regio di Parma, con la quale la Fondazione Palio di Legnano ha recentemente siglato una collaborazione culturale volta alla valorizzazione dei rispettivi patrimoni storici che si concretizzerà in una serie di scambi culturali». Attualmente, infatti, al Teatro Regio di Parma sono esposti due costumi del Palio di Legnano.