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Il medico legnanese D’Anna al “Congresso Europeo di Radiologia” per parlare di demenza

Il radiologo Gennaro D'Anna è intervenuto nel congresso tenutosi a Vienna per parlare dell'importanza del ruolo della diagnostica per immagini nei pazienti affetti da demenza

Gennaro D'Anna radiologo di Legnano

Da Legnano a Vienna per parlare dell’importanza del ruolo della diagnostica per immagini nei pazienti affetti da demenza. È quanto ha fatto Gennaro D’Anna neuroradiologo di Legnano che è stato tra i relatori del “Congresso Europeo di Radiologia”. L’evento si è tenuto nei giorni scorsi a Vienna ritenuto di grande rilevanza nel settore della Radiologia Mondiale.

Il medico legnanese ha parlato a una platea di specializzandi di Radiologia e giovani specialisti radiologi. Nello specifico quali sono stati gli argomenti trattatati? «Ho parlato di demenza – ha spiegato il radiologo -. Ed ho spiegato quanto sia differente il cervello di un anziano “normale” da uno con demenza, mi sono poi dedicato a descrivere la terminologia corretta da usare sia per quanto concerne la vasculopatia cerebrale che le scale di atrofia più utili, da usare nei nostri referti. Infine mi sono soffermato sull’importanza di usare una terminologia corretta.È stato un bel momento di confronto anche con le generazioni future, e di “passaggio” dal momento in cui ero partecipante a quello di docente».

Quanto è importante trovare di tempo per spiegare i referti ai pazienti? «È decisamente importante – ha precisato D’Anna -. Per questo durante il mio intervento ho spiegato la necessità di dover prendere tempo per spiegare in maniera semplice ciò che mostrano i referti. Molti pazienti legittimamente non capiscono… non leggono queste immagini, che oltre tutto sono disponibili per altri specialisti. Quindi se non le spieghiamo noi, lo faranno altri».

Ma di per sè cosa significa demenza? «Con il termine “demenza” indichiamo un ampio spettro di patologie, dalle cause variegate, spesso miste, che si manifestano in modo variabile e senza una netta distinzione». E la diagnosi? «È complessa – precisa il radiologo -: si parte da una accurata visita neurologica che richiede poi esecuzione di esami strumentali e test cognitivi».

Qual è il ruolo della neuroradiologia e quali sono i segni che si possono riconoscere attraverso la diagnosi per immagine? «La neuroradiologia ha un ruolo importante – spiega lo specialista legnanese -. Attraverso la tomografia computerizzata o, in particolar modo, con la risonanza magnetica, possiamo riconoscere i segni di vasculopatia cerebrale oppure l’atrofia cerebrale, un assottigliamento delle circonvoluzioni che compongono il cervello, entrambi segni associati ad una patologia dementigena. Nella diagnosi, pertanto, è cruciale un approccio multidisciplinare in centri dedicati».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Marzo 2023
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