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Il microbiologo legnanese dr. Clerici: «Con il buon senso e la mascherina in tasca possiamo uscire dalla pandemia»

Il microbiologo dottor Pierangelo Clerici, presidente Amcli ,afferma: «Siamo ormai verso la fine della pandemia. Ma in inverno continuiamo ad usare la mascherina. Ci ha protetto anche contro altre forme di infezione»

Pierangelo Clerici Microbiologo Legnano

«Con la mascherina sempre in tasca e accompagnati dal buon senso, possiamo iniziare a intraprendere la strada diretta verso la fine della pandemia». Con fiducia, il dottor Pierangelo Clerici, a capo della Microbiologia dell’Asst Ovest Milanese, vede il futuro. L’emergenza sanitaria terminerà a marzo e il virus di certo non smetterà di circolare, ma ormai è chiaro che «la situazione sarà meno critica degli anni scorsi». In questo contesto la politica spinge per riaprire, mentre la scienza «non rema contro – spiega Clerici presidente dell’associazione dei Microbiologi Clinici Italiani (Amcli) -, ma semplicemente consiglia di tenersi pronti all’ipotesi remota di una quinta ondata. Dopotutto sarebbe psicologicamente sbagliato continuare a chiudere. Dobbiamo riprenderci piano piano i nostri spazi sociali».

Con la collaborazione del vaccino anti-Covid, il contagio e le varianti del virus fanno ormai meno paura. Ma, il dottor Clerici ricorda che non vanno dimenticate le “lezioni” impartite dal virus Sars-Cov2, e di non “abbandonare in un cassetto” il buon senso. «Abbiamo una copertura vaccinale importante sul nostro territorio. E’ questa la chiave che ci ha condotto verso il termine dell’attuale emergenza sanitaria. Ora dobbiamo osservare con attenzione l’evoluzione pandemica tra marzo ed aprile. Poi, imprevisti permettendo, potremo pensare di mettere un punto».

La fine dell’emergenza, ricorda il microbiologo, non significa un liberi tutti: «Le buone abitudini acquisite in questi anni non vanno abbandonate». Anche perchè la mascherina si è dimostrata un «dispositivo protettivo importante al di là del Covid-19». Infatti, in questi due anni diverse patologie non hanno avuto spazio di diffusione: «La mascherina ha impedito il rincorrersi di diverse infezioni delle vie respiratorie – segnala Clerici – ed ha anche limitato malattie come la meningite». Quindi il Covid ha dimostrato la reale utilità della mascherina: «L’ideale sarebbe continuare a tenerla in tasca soprattutto nel periodo invernale ed utilizzarla dove risulta necessaria come ad esempio nelle metropolitane affollate oppure nei supermercati nelle ore di punta. Seguiamo semplicemente l’esempio giapponese ed indossiamola anche quando abbiamo un principio di raffreddore così evitiamo la diffusione. E ricordiamoci che può essere utile per proteggerci anche dallo smog».

Prendere quanto di buono quello che ci ha insegnato la pandemia, ecco il consiglio del microbiologo che invita tutti a concludere il ciclo vaccinale. Poi, per quanto riguarda l’ipotesi di una quarta dose? «La quarta dose per i soggetti sani non è detto che si faccia – afferma Clerici -. Ovviamente le persone particolarmente fragili dovranno sottoporsi ad una seconda dose booster. In questo momento la ricerca ci sta portando verso un vaccino capace di coprire tutte le varianti: al quale ovviamente ci dovremo sottoporre. E non è detto che all’inizio del prossimo inverno venga proposto un vaccino anti-Covid e anche anti-influenzale. Come microbiologo affermo con fiducia che stiamo iniziando un percorso che potrebbe portarci al ritorno alla normalità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Febbraio 2022
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