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Un Medioevo diviso fra guerra e mistero: “La dama delle lagune”

Simoni ci regala una trama permeata di mistero, misticismo, lealtà

libro sul comodino

La dama delle lagune
di M. Simoni
ed. Nave di Teseo
€ 20.00

Marcello Simoni – maestro incontrastato del mistery storico, degnissimo erede di Umberto Eco – ha deciso di raccontarci una storia densa di mistero, suggestione e avventura, ambientata nelle terre che lui oggi abita. Siamo infatti nell’Anno Domini 807, a Comaclum, oggi conosciuta come Comacchio, sul Delta del Po.
Mentre sullo sfondo Carlo Magno e l’impero di Bisanzio sono pronti a prendere in mano le armi, la tranquilla zona lagunare viene scossa da un fortunale mai visto. In seguito alla tempesta, le lagune di Comaclum restituiscono un antico sarcofago di piombo. A trovarlo è il “Magister Piscatorum” Bonizo – ovvero il guardiano delle valli da pesca dell’Aula Regia – che ci si imbatte grazie a un approdo di fortuna su un isolotto di fronte alla cittadina. Saranno lui e l’avido figlio Grimoaldo a portare il sarcofago al vescovo, pretendendo che venga aperto e che venga loro consegnata la metà del contenuto, come vuole la legge del mare.

Quello che nessuno può immaginare, però, è che il sarcofago non contiene tesori o gioielli, ma il corpo incorrotto di una giovane fanciulla. Un miracolo, secondo il vescovo Vitale. Un cattivo presagio, invece, per l’abate Smaragdo, che si troverà diviso tra l’obbligo morale di svelare il mistero e la necessità di proteggere un segreto legato alla sua famiglia. Il contrasto per il potere infiamma il castrum e sconvolge le vite dei suoi abitanti, non solo quella di Bonizo e suo figlio, ma anche quella del giovane orfano Eutichio, del falegname Gregorius dall’oscuro passato e di Partecipazio, il viscido diacono della cattedrale, detto “Mano di Legno” per la sua propensione a rubare dalle decime. A rendere la situazione ancora più tesa ci pensa l’ombra di una ragazza bionda che inizia ad aggirarsi di notte fra le insulae di Comaclum… Forse uno spirito inquieto, forse una fuggiasca in cerca di protezione… Chissà.

Simoni ci regala una trama permeata di mistero, misticismo, lealtà che – come in tutti i gialli storici d’avventura – vengono contrapposti a slealtà, dissolutezza, tradimento. Una fantasmagorica epopea, dove tutto e tutti saranno coinvolti, ma anche dove praticamente nulla e nessuno è ciò che sembra.
Una storia basata su alcuni elementi storici reali quali il conflitto armato tra l’impero franco e Venezia all’inizio del secolo IX, con al centro l’abitato di Comaclum e soprattutto la vicenda dei sarcofagi di piombo, ritrovati in diverse zone dell’Europa. Per dirla con le parole di Simoni: “E giusto per concludere con un pizzico di suggestione, aggiungo che il piombo, in età antica, veniva utilizzato in ambito funerario a due scopi ben precisi.
Il primo, per meglio conservare il cadavere. Il secondo, per confinare all’interno dei sarcofagi le anime inquiete.”
Curiosi, eh? Allora correte in libreria!

Amanda Colombo – Galleria del Libro

Redazione
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Pubblicato il 20 Marzo 2022
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