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I sindacati lombardi chiedono alla Regione di estendere le tutele per i lavoratori autonomi

È quanto sollecitano i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella, in una lettera inviata al presidente di Regione Lombardia

Sindacati

«Favorire percorsi di ricollocazione lavorativa e misure di sostegno al reddito». È quanto sollecitano i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia, Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella, in una lettera inviata al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e all’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Melania Rizzoli. L’obiettivo è  quello di estendere le tutele ai lavoratori autonomi, ai titolari di collaborazioni coordinate e continuative, agli occasionali.

«È di tutta evidenza che alla crisi sanitaria si sta aggiungendo una crisi economica che comincia a incidere sempre più nel tessuto economico e sociale della Lombardia – scrivono i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Lombardia -. Sebbene le necessarie restrizioni delle attività produttive di interi comparti siano già state affiancate da provvedimenti di ristoro economico, intere platee di lavoratori ne restano escluse e sono anche prive di altre forme di sostegno al reddito, con il rischio di un loro progressivo scivolamento in una condizione di marginalità sia economica sia sociale».

In particolare, Cgil, Cisl e Uil Lombardia si riferiscono ai lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps o ai professionisti iscritti alle Casse private (le cui attività non sono comprese tra quelle individuate dagli ultimi decreti e che non possono accedere a nessuna forma di tutela del reddito). A questi si aggiungono i lavoratori occasionali (esempio lavoratori dello spettacolo) e coloro che non possono accedere, o che ne hanno esaurito la possibilità, a misure di contrasto della povertà come il Reddito di Cittadinanza o il Reddito di Emergenza. «Forti della recente positiva conclusione dell’Avviso Comune con cui è stato rilanciato il sistema lombardo delle politiche attive – scrivono Elena Lattuada, Ugo Duci e Danilo Margaritella – riteniamo che si possa ulteriormente rafforzarlo attraverso la comune e solerte costruzione di misure idonee a favorire percorsi di ricollocazione lavorativa combinati con misure di sostegno al reddito per le citate platee che ne sono totalmente prive o che ne abbiano esaurito la fruizione».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Novembre 2020
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