Differenziata dal 70 all’80% a Legnano con la tariffa puntuale. Ora isole ecologiche anche agli eventi
Palazzo Malinverni punta a raggiungere l'82%, idealmente fissato come obiettivo per il 2026, spingendo sulla raccolta differenziata in occasioni degli eventi
Raccolta differenziata ormai vicinissima all’80% a Legnano, dove dal 2024 è entrata a tutti gli effetti in vigore la tariffa puntuale dopo la fase sperimentale avviata nell’autunno del 2022. Un risultato non lontano da quell’82% idealmente fissato da Palazzo Malinverni come obiettivo da raggiungere entro il 2026, che ora l’amministrazione punta ad implementare ulteriormente spingendo sulla differenziazione in occasioni degli eventi.
A tre anni dall’avvio della sperimentazione nel primo quartiere della città, la tariffa puntuale «non presenta più particolari problematiche se non in qualche piccolo bacino isolato», come spiega il consigliere delegato al progetto Simone Bosetti. «La raccolta differenziata è passata dal 70 all’80% – sottolinea Bosetti -: manca un 2% rispetto all’obiettivo fissato per il 2026, lo identifichiamo nell’ultimo step che prevediamo di fare rispetto agli eventi. Legnano, oltre ad avere circa 30mila utenze domestiche e 10mila utenze non domestiche, ha moltissimi eventi: basta pensare, ad esempio, al Palio o al luna park, con oltre 250 persone che per mesi vivono in quell’area oltre all’evento in sé. Da quest’anno abbiamo iniziato a spingere in modo stringente sulla differenziazione anche in queste occasioni: per il Palio sono state posizionate delle isole ecologiche al campo, così come per il luna park, e le implementeremo ulteriormente per fare in modo che la raccolta differenziata sia effettuata in occasione di ogni evento».
Come funziona la tariffa puntuale
La tariffa puntuale è composta da una parte fissa e due parti variabili, oltre al Tributo Ambiente a favore della Città metropolitana di Milano e alle componenti perequative stabilite da ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente.
La parte fissa viene determinata tenendo conto delle componenti del costo del servizio di igiene urbana, come ad esempio lo spazzamento delle strade. La prima parte variabile copre i costi della raccolta differenziata relativamente alle frazioni per le quali non sono stati attivati sistemi di misurazione diretta o indiretta, e si calcola per le utenze domestiche applicando coefficienti riferiti alla superficie delle abitazioni e alla composizione del nucleo familiare e per le utenze non domestiche in base alla superficie, applicando la relativa categoria tariffaria.
La seconda parte variabile, infine, è rapportata alla quantità di rifiuto non recuperabile raccolto da ciascuna utenza e varia quindi sulla base del numero di sacchi grigi esposti durante l’anno, a partire in ogni caso da un quantitativo minimo annuo stabilito dal consiglio comunale contestualmente all’approvazione delle tariffe. Superati i minimi, nella bolletta di conguaglio si pagheranno per ogni sacco 2,17 euro in più.
Al tributo comunale vanno poi aggiunti il Tributo Ambiente a favore della Città metropolitana di Milano, pari al 5 % della Tari dovuta, e le componenti perequative introdotte dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la «copertura dei costi di gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e dei rifiuti volontariamente raccolti» (0,10 euro/utenza per anno) e per la «copertura delle agevolazioni riconosciute per eventi eccezionali e calamitosi» (1,50 euro/utenza per anno).









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