Luce, ombra e umanità: il viaggio scultoreo di Riva prende forma a Palazzo Da Perego a Legnano
A Palazzo Leone da Perego a Legnano l'allestimento della mostra dell’artista bergamasco, già presente con opere in centro a Legnano
«Emozionare lo spettatore e suscitare in lui qualche interrogativo sulla vita». È l’intento di Ugo Riva, artista bergamasco legato da anni a Legnano. Le sue parole introducono la mostra che sarà inaugurata sabato 15 novembre a Palazzo Leone da Perego. Un’esposizione in fase di allestimento che vuol proprio essere un percorso emozionale tra materia, luce e spiritualità. «La scultura è un atto di introspezione, un modo per interrogare se stessi sulla vita e la fragilità dell’uomo». La mostra raccoglie alcune delle opere più intense del maestro 74enne, che da decenni esplora i grandi temi dell’esistenza. Tra queste ce n’è una particolarmente intensa che racconta proprio lo strazio del periodo della pandemia a Bergamo. «Non è stato semplice, qui c’è la bestia, la morte che in quel periodo ci ha abbracciato».

Tra le sculture esposte non mancano gli angeli: «Le mie figure – spiega Riva – spingono lo sguardo verso l’alto, invitano a riflettere sulla fine e sul senso dell’esistenza». Importanti poi le figure materne collocate in spazi che sembrano pale d’altare. «La maternità – aggiunge – è per me simbolo di superamento e consapevolezza, una trinità insieme divina e umana, dove convivono memoria e trascendenza. Il soggetto della maternità ricorre nella mia opera volontariamente, perchè è stato utile per me nel superamento di un blocco personale su mia madre». La mostra è stata introdotta dall’allestimento di quattro sculture in centro a Legnano, tutte fusioni a cera persa in bronzo, che fanno parte di una ricerca poetica e formale che ha impegnato Riva per un decennio sul tema del tempo, del rapporto fra l’essere umano e l’eternità, quindi sulla nostra origine e fine

Chi è Ugo Riva
Ugo Riva, nato a Bergamo nel 1951, si è interessato all’arte figurativa sino dall’adolescenza; nel 1977 si è avvicinato alla scultura. A partire dagli anni Ottanta sono decine le mostre dei suoi lavori allestite in Italia – fra cui Biennale di Venezia, Triennale, Palazzo della Permanente ed EXPO di Milano, Festival dei due mondi di Spoleto, Vittoriale degli italiani di Gardone Riviera, Giardino della Gherardesca a Firenze, Fortezza Medicea ad Arezzo, Palazzo Te a Mantova e Palazzo Creberg a Bergamo – e all’estero (Washington, Seul, Parigi, Bruxelles, Den Haag). Dal maggio 2012 i suoi “Frammenti” sono esposti nella Sala Previati del Castello di Legnano.









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