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Centri estetici: in Lombardia una perdita di 113 milioni di euro

In questo settore caratterizzato da un’elevata vocazione femminile (87,5%) si verifica con particolare evidenza come la crisi Covid-19 colpisca e abbia colpito in misura maggiore le imprenditrici rispetto agli imprenditori

legnano generica

L’attuale chiusura dei centri estetici in Lombardia coinvolge oltre 8 mila imprese, di cui l’ 87,5% femminili, nelle quali lavorano 14 mila addetti. Il settore è caratterizzato da un’elevata vocazione artigianale, in cui oltre 3 imprese su 4 sono artigiane (75,1%). Ipotizzando la chiusura delle attività fino al 3 dicembre (giorno in cui sono efficaci le disposizioni indicate nel Dpcm del 3 novembre), con la nostra regione costantemente valutata zona rossa, il blocco dell’attività dei centri estetici comporterebbe per il mese di novembre una perdita complessiva di fatturato pari a 30 milioni di euro.

E’ preoccupante la situazione descritta da Confartigianato Alto Milanese per queste attività, peraltro, già sottoposte a una interruzione prolungata dell’attività durante il primo lockdown. Ai mancati ricavi di novembre si aggiunge così la perdita già subita a marzo-giugno, 4 mesi in cui si stima che le imprese del settore, a causa del mix lockdown e concorrenza sleale, abbiano perso 87 milioni di euro.

Complessivamente i centri estetici lombardi ad oggi segnano, sempre secondo le analisi di Confartigianato, sommando gli effetti del lockdown di primavera e del lockdown di novembre applicato alla zona rossa, una perdita che arriva a 113 milioni di euro, il 31,2% del fatturato annuo. Circa due terzi del calo di fatturato del settore dell’estetica nelle 5 regioni, oggi zona rossa, viene registrato in Lombardia.

In questo settore caratterizzato da un’elevata vocazione femminile (87,5%) si verifica con particolare evidenza come la crisi Covid-19 colpisca e abbia colpito in misura maggiore le imprenditrici rispetto agli imprenditori. Evidenza ribadita anche da un recente sondaggio di Confartigianato, da cui emerge come il virus stia effettivamente ampliando le differenze tra mondo maschile e mondo femminile, anche nei risultati d’impresa.

«Noi andremo avanti ad appoggiare i nostri imprenditori – ribadiscono da Confartigianato – , Giorgio Merletti presidente di confartiginato si è rivolto al Ministro per lo Sviluppo economico Stefano Patuanelli chiedendo di chiarire alcuni aspetti. In particolare confida “nella prosecuzione del normale svolgimento delle attività dei servizi alla persona, indipendentemente dalla sede delle attività stesse rispetto al domicilio del cliente, attività che sono svolte nel massimo rispetto dei Protocolli vigenti e sempre su appuntamento”».

Redazione
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Pubblicato il 12 Novembre 2020
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