Postazioni di autoriparazione, liberamente accessibili e utilizzabili dagli utenti che si muovono sulle due ruote: i Comuni di Vanzago, Pregnana e Cornaredo hanno deciso di sperimentare un sistema che, se troverà risposta positiva da parte degli utenti, potrebbe essere destinato in futuro a una più ampia e capillare diffusione del territorio.

A monte dell'iniziativa c'è che le amministrazioni comunali in questione sono da tempo impegnate a promuovere la mobilità ciclabile come alternativa efficace, efficiente, economica ed ecologia a quella con veicoli a motore. "I Comuni del Rhodense sono ben collegati da piste ciclabili e percorsi fruitivi che verranno ulteriormente potenziati anche grazie ai contributi ricevuti da Cariplo e Regione Lombardia all’interno dei progetti “Tutte per una” (interscambio bici-treno), “L’Olona entra in città” (corridoio ecologico) ed altri – spiegano in una nota sottoscritta dal sindaco di Pregnana Milanese, Angelo Bosani, dall’assessore ai Trasporti di Cornaredo, Mary Vono, e dall'assessore all'Ambiente e Ecologia di Vanzago, Laura Donghi -. Recentemente le Amministrazioni Comunali di Pregnana Milanese, Cornaredo e Vanzago hanno anche aderito al progetto di Città Metropolitana di estendere il servizio di bike sharing della città di Milano a tutta l’area metropolitana, servizio che partirà nei prossimi mesi".

Ed ecco la proposta: "In questo quadro, per migliorare l’attrezzatura delle reti ciclabili, i tre Comuni hanno aderito alla proposta di dotare i propri territori di postazioni di autoriparazione delle biciclette, fornite in via sperimentale dalla società Bike Lab (sostenuta anche da FIAB). Si tratta di una postazione contenente i principali attrezzi di riparazione, una pompa per gonfiare le gomme e i link ad una app per smartphone con video (tutorial) che insegnano passo passo ad effettuare piccoli interventi su gomme, cambio, freni, eccetera".

Le tre postazioni troveranno spazio alle fermate ferroviarie di Pregnana e Vanzago e nel centro di Cornaredo. "Le amministrazioni comunali promotrici si augurano che altri Comuni seguano l’esempio e che anche una rete diffusa di punti di riparazione contribuisca ulteriormente a incentivare la mobilità ciclabile tra i Comuni – concludono i tra rappresentanti – non solo con finalità ricreative ma anche come modalità ordinaria di spostamento per i pendolari, specie nelle combinazione treno+bici.