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Il cappello accessorio: chiusura della manifestazione

Borsalino city sarà proiettato venedì 2 e domenica 4 - Domenica, ancora, mostra itinerante...

Il mitico cappello Borsalino, oggetto iconico e testimone di un’epoca, diventa protagonista di Borsalino City, il film documentario di Enrica Viola che sarà proiettato venerdi 2 e domenica 4 dicembre nelle sale del Museo del Tessile e Della Tradizione Industriale di Busto Arsizio nell’ambito della rassegna Il cappello accessorio/necessario

"Dear Vittorio, you may remember me…my name is Robert Redford" così inizia la lettera che Robert Redford scrisse a uno degli eredi della famiglia Borsalino per richiedere il cappello che aveva visto indossato da Mastroianni in 8 1/2 di Fellini.

E in questa lettera è racchiusa tutta la storia del mitico Borsalino, che dalla città di Alessandria, dove è nato, ha fatto il giro del mondo, diventando sinonimo stesso di cappello. Amatissimo da attori e registi è, fin dalle sue origini, un accessorio iconico la cui storia va di pari passo con quella del cinema internazionale.

Nel film di Enrica Viola è un’Ombra a raccontare il viaggio di questo oggetto di culto, del suo mondo di riferimento, della realtà di provincia che si interseca con quella cosmopolita del grande cinema. Personaggi come Lucky Luciano, Al Capone e John Dillinger indossano il “borsalino” e, grazie a loro e al genere noir, entra nell’immaginario collettivo diventando “il cappello” per eccellenza. Ciò che accomuna gangsters, poliziotti ed investigatori privati è il fedora, il cappello a tesa larga, la cui ombra crea personalità oscure e aumenta il senso di mistero. 

Un’intrigante storia di contaminazioni, un autentico esempio di company town, una saga familiare degna di essere raccontata e di rientrare nel novero delle dinastie imprenditoriali, che verrà proiettata venerdì 2 dicembre alle 13.30 nell’ambito della rassegna Il cappello accessorio/necessario in corso al Museo Del Tessile e Della Tradizione Industriale di Busto Arsizio. La regista torinese Enrica Viola sarà presente il giorno 2 dicembre, per introdurre il suo lavoro agli studenti delle scuole cittadine e al grande pubblico. Domenica 4, il film sarà replicato alle 15. Sia venerdì che domenica l’ingresso è libero e gratuito.

Sempre domenica, a partire dalle 16, la tradizione del cappello di paglia rivive a Busto Arsizio nelle sale  del Museo del Tessile e della Tradizione Industriale. Nell’ambito delle iniziative collaterali alla mostra itinerante “Il CAPPELLO Accessorio/Necessario”. quattro “trecciaiole”provenienti da Montappone, cittadina in provincia di Fermo la cui fama internazionale  è strettamente legata alla produzione dei cappelli, saranno protagoniste di una lezione – dimostrazione sull’intreccio a mano della paglia, la cui tecnica  rappresenta, già a partire dall'alto Medio Evo, la vera tradizione del territorio maceratese. E’ dalle radici della cultura contadina che ha origine l’uso di intrecciare la paglia per fare cappelli  e a Montappone la memoria storica e culturale di questa antica arte è affidata al Museo del Cappello, che custodisce materiali e manufatti d'epoca e conserva anche l'ultimo cappello indossato da Federico Fellini.

Ad accompagnare le trecciaiole, una delegazione di rappresentanti del Distretto del Cappello "Fermano – Maceratese”, di cui fanno parte Roberto Vittori, Assessore Delegato alle Attività Produttive  del Comune di Montappone,  Paolo Marzialetti, Presidente Nazionale Settore Cappello e Vicepresidente Federazione Italiana TessiliVari, Giuliano De Minicis, ideatore della Mostra Permanente "Il Cappellaio Pazzo", nonché Direttore del Museo del Cappello di Montappone e Daniele Travaglini, Coordinatore dell'Accademia Medica Cappello e Salute.

A fare gli onori di casa il Sindaco della città di Busto Arsizio Emanuele Antonelli, l’Assessore alla Cultura Paola Magugliani e l’imprenditore Matteo Cavelli, presidente di TessiliVari.

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Pubblicato il 30 Novembre 2016
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