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Quel “pasticciaccio brutto” del Teatro Tirinnanzi di Legnano: quali scenari per la stagione teatrale?

Dopo la sentenza del TAR dei giorni scorsi, il Teatro Tirinnanzi rischia di cambiare gestore a stagione teatrale in corso

Teatro Tirinnanzi

Il rischio c’era, e si sapeva. Questo non toglie, però, che la sentenza del TAR che nei giorni scorsi ha messo in forse la stagione teatrale del Teatro Tirinnanzi di Legnano ha fatto rumore ed è destinata, comunque vadano le cose, a continuare a far parlare di sé ancora a lungo. Oltre che ad approdare tra i banchi del consiglio comunale, vista l’interrogazione già presentata dal Movimento dei Cittadini.

Va detto che almeno per le prossime settimane rivoluzioni in vista non ce ne sono e i titoli in cartellone restano confermati: dalla comunicazione della sentenza, infatti, Palazzo Malinverni ha 15 giorni di tempo per riesaminare la documentazione chiesta a giugno alla Cinematografica Valentino, storico gestore del Teatro Galleria di Legnano, e mai effettivamente presa in considerazione. Allora, infatti, l’offerta della società, prima ai punti in graduatoria, era risultata «anormalmente bassa», e il comune aveva chiesto i chiarimenti del caso: i documenti, però, secondo le indicazioni fornite dagli uffici per la consegna erano arrivati fuori tempo massimo e così era arrivata l’esclusione, con successivo affidamento della gestione ad AD Management.

teatro legnano talisio tirinnanzi

Il TAR, invece, ha stabilito che per le modalità di trasmissione dei documenti, come sostenuto dalla Cinematografica Valentino, a fare avrebbe dovuto essere le indicazioni del disciplinare di gara e non quelle degli uffici, e così ora su quelle carte Palazzo Malinverni dovrà tornarci: se non basteranno a giustificare la congruità dell’offerta del gestore del Teatro Galleria, la stagione del Tirinnanzi proseguirà come da copione; se invece ci saranno tutte le spiegazioni del caso, allora la graduatoria di gara cambierà e si dovrà procedere all’assegnazione alla Cinematografica Valentino.

Come se già così lo scenario non fosse abbastanza complesso, nessuna delle due opzioni esclude ulteriori ricorsi alla giustizia amministrativa. Di certo in ballo c’è una stagione teatrale che ha messo complessivamente in cartellone, dal 20 ottobre in poi, 53 spettacoli, e che ora potrebbe trovarsi a cambiare gestore in corsa o quantomeno potrebbe riportare al tavolo le parti in causa. La posta in gioco anche economicamente non è da poco, senza contare che sullo sfondo rimane la clausola inserita nel contratto tra il comune e l’attuale gestore che impegnava entrambi, qualora dal TAR fosse arrivato un responso come quello portato dalla sentenza, a non rivalersi l’uno sull’altro.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Novembre 2023
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