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Il TAR mette in forse la gestione del Teatro Tirinnanzi: annullata l’esclusione della Cinematografica Valentino

Il TAR ha annullato il provvedimento di esclusione della Cinematografica Valentino dalla gara per l'affidamento della gestione del Teatro Tirinnanzi

teatro legnano talisio tirinnanzi

Il TAR rimette in discussione la stagione teatrale del Teatro Tirinnanzi di Legnano. Nato all’ombra dell’incognita della giustizia amministrativa, il cartellone presentato nei mesi scorsi dovrà ora fare i conti con la sentenza messa nero su bianco martedì 14 novembre dalla prima sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, che di fatto mette in bilico l’affidamento della gestione del teatro di Piazza IV Novembre.

A chiamare in causa il TAR era stata la Società Cinematografica Valentino, storico gestore del Teatro Galleria di Legnano. Proprio la Cinematografica Valentino, infatti, all’esito della gara – si parla di 432mila euro per la gestione delle stagioni teatrali 2023/24 e 2024/25 con eventuale proroga per altre due annate – era risultata prima in graduatoria. La sua offerta, però, era risultata «anormalmente bassa», ragion per cui Palazzo Malinverni aveva chiesto alla società di giustificarne la congruità. Giustificazione che, secondo quanto chiesto dagli uffici comunali, avrebbe dovuto essere fornita a mezzo PEC entro le 12 del 21 giugno scorso, pena l’esclusione dalla gara. La Cinematografica Valentino aveva trasmesso i documenti alcune ore dopo, e così il comune aveva fatto scorrere la graduatoria, ritenendo violato il termine fissato dal disciplinare di gara.

Da lì la scelta della srl di chiamare in causa il TAR, lamentando una discrepanza tra il disciplinare di gara e le richieste del comune: in base al disciplinare, infatti la documentazione relativa all’anomalia dell’offerta, avrebbe dovuto essere trasmessa attraverso la piattaforma Sintel (il sistema di intermediazione telematica di Regione Lombardia, nda), mentre Palazzo Malinverni ha chiesto l’invio dei giustificativi direttamente all’indirizzo PEC della stazione appaltante.

Censure accolte dal TAR, secondo cui in questo quadro è stato leso il «legittimo affidamento» della Cinematografica Valentino: per il Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia, infatti, «non può procedersi all’esclusione di un’impresa nel caso in cui questa si sia attenuta alle istruzioni all’uopo approntate dalla stazione appaltante, non potendo le imperfezioni degli atti predisposti dall’amministrazione risolversi in danno dei concorrenti». Anche per evitare di moltiplicare «i casi di esclusione per motivi formali, a detrimento dell’interesse pubblico alla massima partecipazione alle gare».

Ora il Comune di Legnano dovrà quindi fare i conti con l’annullamento del provvedimento di esclusione, detto che comunque un eventuale ribaltone è ancora subordinato alla verifica dell’anomalia dell’offerta, cui Palazzo Malinverni dovrà procedere entro 15 giorni dalla comunicazione della sentenza. Pagando intanto alla Cinematografica Valentino 3.500 euro di spese legali.

QUI LA SENTENZA DEL TAR

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Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Novembre 2023
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