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Crisi GranCasa, sindaci: “Teniamo vive queste aree con il lavoro”

Gilles Ielo sindaco di Rescaldina con Anna Pavan vice sindaco di Legnano sono intervenuti durante la protesta organizzata sotto la sede di GranCasa Legnano

Crisi Gran Casa: lavoratori in sciopero a Legnano

«Non fatevi problemi a chiedere aiuto alle amministrazioni: la responsabilità non è vostra. Devono vergognarsi gli altri, quelli che vi hanno portato in questa difficile situazione». Così Gilles Ielo sindaco di Rescaldina si è rivolto ai lavoratori durante la protesta organizzata sotto la sede di GranCasa Legnano. Manifestazione voluta da sindacati e dipendenti per chiedere «soluzioni utili a salvaguardare l’occupazione e il sito lavorativo». Una richiesta formulata anche alle banche che stanno battendo cassa per rientrare nei debiti creati dal 2016 a oggi da tre differenti amministrazioni: «Il nostro interlocutore – spiegano i sindacalisti – non è l’attuale amministrazione, ma sono banche che chiedono a GranCasa di rientrare nei debiti: parliamo di milioni».

In questo contesto il sindaco di Rescaldina così come ha fatto il sindacalista Mario Principe segretario della Cgil Ticino Olona ha puntato il dito contro il gruppo: «I finanziamenti utilizzati dalle tre amministrazioni per rilanciare GranCasa sono soldi pubblici: denaro utilizzato strumentalmente per portare alla morte l’azienda». Il rischio fallimento significa non solo famiglie in difficoltà economica da aiutare, ma anche enormi edifici vuoti a rischio degrado: «Parliamo di diversi mila metri quadri: spazi che se lasciati vuoti rischiano di diventare ricettacolo di microcriminalità – ha precisato il vice sindaco di Legnano Anna Pavan con Ielo -. Questa è una possibilità da scongiurare così come quella di veder sparire l’occupazione da questo luogo».

Crisi Gran Casa: lavoratori in sciopero a Legnano

Per Pavan il lavoro è il centro di ogni comunità. «Sappiamo perfettamente che il lavoro è un aspetto centrale per la vita di ognuno e la sua assenza rende tutto più difficile. Ed è per questo che dobbiamo fare il possibile perché il lavoro e le imprese restino sul nostro territorio. Come Comune ci siamo occupati di aspetti urbanistici correlati alla crisi tanto che le relazioni sono in corso da tempo. Voglio sottolineare la grande responsabilità dimostrata dai sindacati in questa crisi; tenere questo atteggiamento è più difficile che andare alla rottura. Sappiate che, da oggi, la vostra voce è accompagnata dalla nostra». L’assessore Fedeli ha sottolineato che l’aspetto della responsabilità è «fondamentale per provare a ricomporre la situazione di Grancasa e se, per fare questo, sarà necessario che l’amministrazione si adoperi per agevolare la valorizzazione dei suoi asset noi faremo la nostra parte. L’amministrazione comunale c’è e garantirà sempre la massima disponibilità a supportare qualsiasi intervento che permetta di mantenere i posti di lavoro. Il Comune, in questo senso, è disposto a interloquire perché nulla sia d’ostacolo da un lato per tutelare i lavoratori, dall’altro per creare le condizioni affinché nuove realtà che si dovessero insediare possano essere in grado di assorbire la forza di lavoro stessa. Fin da ora ci impegniamo a dare tutto il nostro supporto a chi si impegnerà a trovare una soluzione in questo senso».

https://www.legnanonews.com/aree-geografiche/legnano/2023/07/19/la-crisi-grancasa-e-nera-presidio-a-legnano-le-banche-si-mettano-le-mani-sulla-coscienza/1107899/

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Pubblicato il 19 Luglio 2023
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