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“Disagi in pronto soccorso: sanità pubblica affossata dalla politica sanitaria regionale”

A scrivere a LegnanoNews è il dottor Massimo Gasparri, medico in pensione che ha avuto esperienze sia come medico di base, sia in PS e in un reparto ospedaliero, che prova a identificare quali siano le problematiche strutturali dei nostri ospedali

pronto soccorso legnano

Un’altra testimonianza sulla situazione del pronto soccorso di Legnano, dopo la lettera inviata dalla moglie di un nostro lettore relativa al calvario vissuto, con 9 ore di attesa e una visita che non è mai stata effettuata.

A scrivere a LegnanoNews è il dottor Massimo Gasparri, medico in pensione che ha avuto esperienze sia come medico di base, sia in PS e in un reparto ospedaliero, che prova a identificare quali siano le problematiche strutturali dei nostri ospedali.

«Gent. Direttore, vorrei ritornare sul tema “disagi in Pronto Soccorso” già affrontato nel suo giornale sul caso del paziente che ha atteso molte ore inutilmente una visita. Sono anch’io un medico in pensione che ha avuto esperienze sia come medico di base, sia in PS e in un reparto ospedaliero. Occorre comprendere le legittime aspettative dei pazienti che vorrebbero risposte celeri sul proprio stato di salute, ma nel contempo non sottovalutare la situazione in cui lavorano gli operatori sanitari in un Pronto Soccorso, in particolare dopo la pandemia – spiega il dottor Massimo Gasparri -. I turni massacranti a cui sono sottoposti tali operatori, il carico eccessivo di richieste per “piccole patologie”, i cosiddetti codici bianchi che dovrebbero essere filtrati dalla medicina territoriale, le aggressioni verbali e a volte fisiche che spesso si verificano nei PS, sono tutti elementi che non aiutano a lavorare con quella serenità di cui il Medico ha bisogno per dare una risposta corretta e adeguata».

«Inoltre sono assolutamente d’accordo con il dr. Pagani sulle cause che hanno portato a questa situazione, ovvero una politica sanitaria regionale che da oltre 25 anni ha lentamente affossato il ruolo della sanità pubblica per puntare sulla sanità privata e non ha fatto nulla per sostenere la Medicina Territoriale – prosegue il dottor Massimo Gasparri -. Ritornando all’episodio che ha portato a questa discussione, mi sento di suggerire a tutti i pazienti che intendono avvalersi di una prestazione in Pronto Soccorso di avere anche la pazienza di aspettare e rispettare i tempi che l’assegnazione del loro codice impone».

Redazione
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Pubblicato il 12 Giugno 2023
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