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Accoglienza profughi ucraini nell’Alto Milanese, rinnovato fino a marzo l’accordo con la Prefettura

Un'alleanza che terrà ancora attivo il Centro di accoglienza straordinaria aperto nell’ex officina della Caserma di viale Cadorna che attualmente ospita 15 donne ucraine e quattro bambini

Profughi chiesa evangelica Castellanza

Rinnovato fino all’inizio di marzo l’accordo di collaborazione tra il Comune di Legnano, quale ente capofila dell’ambito Alto Milanese per la gestione dell’emergenza Ucraina, e la Prefettura di Milano. Una convenzione che terrà ancora attivo il Centro di accoglienza straordinaria (Cas) aperto la scorsa primavera nell’ex officina della Caserma di viale Cadorna. Gestito dalla Croce Rossa di Legnano, attualmente ospita ancora 19 persone: 15 donne ucraine e quattro bambini. La capienza massima è di 25 profughi e nei prossimi mesi potrebbero arrivare altri cittadini ucraini in fuga dalla guerra che saranno per l’appunto destinati a Legnano dalla Prefettura di Milano.

Il rinnovo dell’accordo (la cui scadenza era prevista per il 31 dicembre) interessa tutti i Cas di prima accoglienza previsti all’interno del Piano di zona Altomilanese che possono ospitare fino ad un massimo di 150 posti.

I conflitti in Ucraina sono scoppiati lo scorso febbraio e da allora molti profughi hanno cercato rifugio in Italia. Molti di loro sono poi tornati nel loro Paese: è il caso di Katya, fuggita da Kiev nel marzo scorso con il “convoglio solidale” delle associazioni della zona di Malpensa ed ora  tornata a Kiev. Altri profughi, come quelli attualmente ospiti del Centro, stanno attendendo che nelle loro città di provenienza torni la pace. C’è chi ha perso parenti, amici e anche la propria casa. Una delle ospiti al centro gestito dalla Croce Rossa, proprio in questi giorni ha scoperto che il suo quartiere è stato bombardato e della sua casa non resta più nulla. 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 30 Dicembre 2022
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