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Buche nelle strade, verde da potare ed edifici comunali, il comune: “A volte bisogna fare delle scelte”

Le lamentele, tanto sui social quanto in piazza, non mancano a Rescaldina. Lo sanno anche in Piazza Chiesa, tanto che l'amministrazione comunale ha deciso di «fare chiarezza»

comune rescaldina

Buche nelle strada, edifici comunali che necessiterebbero interventi, verde pubblico che aspetta sfalci e potature. Le lamentele, tanto sui social quanto in piazza, non mancano a Rescaldina. Lo sanno anche in Piazza Chiesa, tanto che l’amministrazione comunale ha deciso di «fare chiarezza».

«Come in casa nostra, anche in comune abbiamo in mente, ipotizziamo e programmiamo lavori di manutenzione o semplici migliorie e abbellimenti, ma non sempre è possibile avere tutto – spiegano dal comune, sottolineando di non aver mai «sottovalutato le criticità relative la manutenzione del paese» e di non aver mai «negato i conseguenti disagi» -: se risparmio per imbiancare casa o rifare il giardino, ma poi interviene un evento che interessa elementi essenziali per l’abitazione, come può essere la rottura della caldaia o il maltempo che spacca il tetto, quei risparmi li devo investire dove è più urgente e non mi resta che rinviare l’intervento di miglioria o abbellimento che avevo in mente. Così è spesso accaduto in questi anni per il comune di Rescaldina, quando la programmazione degli interventi è stata sovente disattesa per sopraggiunte emergenze che hanno costretto al rinvio e sospensione di molti lavori».

«Il primo bilancio di questa amministrazione è targato 2020, quando, neanche il tempo di approvarlo in consiglio comunale, è arrivata la pandemia – proseguono dall’amministrazione comunale -. A fronte del Covid, come noto, i molti decreti hanno cambiato l’economia del comune, sono sì arrivati alcuni finanziamenti dallo Stato e Regione, ma tantissimi sforzi sono stati messi in campo con i fondi comunali: da una parte per sopperire alle minori entrate, abbiamo, ad esempio, esentato i commercianti già martoriati dalla pandemia dal pagamento dell’occupazione del suolo pubblico, dall’altra abbiamo investito in strutture ed attrezzature, come fatto ad esempio per permettere alle nostre associazioni, culturali, sociali e soprattutto sportive, durante i periodi di restrizioni e a fronte delle tante prescrizioni sanitarie, di poter continuare le proprie attività».

Poi il conflitto armato tra Russia e Ucraina. «Dopo due anni di pandemia, il 2022 ci ha portato la guerra in Ucraina – sottolineano dal comune -. Così come, appunto, nelle nostre case, anche in comune il costo delle utenze è quadruplicato e ci siamo così trovati a dover destinare centinaia di migliaia di euro per far fronte agli aumenti di gas, elettricità, etc., dovendo rinunciare ad investire per realizzare altri interventi che eppure avevamo in animo di realizzare. Nel 2023, quando finalmente le risorse sono state stanziate effettivamente a bilancio e con metà dei lavori pronti a partire, come l’intervento di 180 mila euro per la ristrutturazione della facciata di Villa Rusconi, nel mese di luglio le famose grandinate ci hanno procurato danni enormi e abbiamo dovuto con urgenza intervenire quantomeno per risolvere i problemi nell’immediato nelle scuole e al centro medico di via Tintoretto, senza contare i numerosi “interventi tampone” per altre strutture comunali, come le palestre o le case popolari».

Al quadro si aggiungono «alcune scelte, in questo caso consapevoli, che tutelano la salute e il benessere dei cittadini, perché siamo convinti vengano prima di ogni cosa – sottolineano da Piazza Chiesa -. Per fare due esempi, quindi, potremmo citare il piano di governo del territorio, con la scelta di fermare la cementificazione del paese e su aree verdi e prevedere una crescita futura a tutela dell’ambiente, ma che d’altro canto ha ridotto drasticamente le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, cioè quelle risorse destinate proprio a lavori per la realizzazione di opere pubbliche e manutenzione; basti pensare che siamo passati da 6,2 milioni di euro nel decennio 2004/2014 a 3,3 milioni del periodo 2014/2024. Un’altra scelta è stata l’abbandono dell’utilizzo di diserbanti chimici negli appalti di manutenzione del verde, anche in questo caso con effetti benefici a livello della salute dei cittadini, ma chiaramente con minor efficacia a parità di numero di tagli e diserbi. Si consideri inoltre abbiamo aumentato da quest’anno le risorse sul capitolato fino a 180mila annui per il prossimo triennio, per questi motivi siamo certi che con maggiori risorse e un numero superiore di interventi previsti, il verde cittadino potrà finalmente trovare la giusta e puntuale manutenzione».

Riflessioni, quelle arrivate dal comune, che l’amministrazione ha scelto di condividere «non certo per addurre delle scuse ma semplicemente per rappresentare alcuni meccanismi a volte sconosciuti alla cittadinanza e per rassicurare tutti del fatto che quest’amministrazione ha, e ha sempre avuto, a cuore il decoro e la manutenzione del paese, ma che delle volte occorre, responsabilmente, fare delle scelte, assumendosi la responsabilità di indicare ciò che ha più urgenza di essere affrontato e di pensare soluzioni che magari non possono essere attuate nell’immediato creando qualche disagio, ma che hanno sempre come obiettivo primario quello di salvaguardare la salute pubblica e una miglior vivibilità del nostro paese».

Redazione
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Pubblicato il 11 Marzo 2024
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