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L’area del “Fungo” di Garbatola è stata messa in sicurezza. Ma il futuro rimane un’incognita

Tanti gli incontri tra proprietà e amministrazione per discutere il futuro del "Fungo", ma al momento una proposta formale ancora non c'è

Allarme degrado al "Fungo" di Garbatola, segnalati abusivi nell'albergo mai terminato

L’area è stata messa in sicurezza, ma continua a rimanere nebuloso il futuro del cosiddetto “Fungo” di Garbatola, l’edificio a sette piani in stato di completo abbandono che svetta tra via Europa e via XX Settembre dagli anni ’90 e che solo pochi un paio di settimane fa è stato teatro della tragedia in cui ha perso la vita un 26enne.

La storia infinita del degrado al “Fungo” di Garbatola

Le sorti dell’edificio, nato con destinazione ricettiva alberghiera e poi trasformato in immobile ad uso residenziale o per uffici nel 2009 e di fatto rimasto incompiuto, giovedì 25 gennaio sono finite tra i banchi del consiglio comunale di Nerviano: Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano, infatti, hanno presentato un’interpellanza per chiedere al sindaco di relazionare «sulle problematiche di sicurezza dell’area e sul futuro urbanistico dell’immobile, nella speranza che si arrivi ad una soluzione per riqualificare, in qualche maniera, il fatiscente edificio». Il gruppo di opposizione, poi, ha chiesto chiarimenti anche sulla situazione relativa al credito vantato dall’ente rispetto alle imposte dovute sull’immobile e sulle opere che dovranno essere realizzate a carico della proprietà in base alla convenzione sottoscritta, ovvero la rotatoria in zona La Guardia e la ciclabile in zona Madonna di Dio ‘l sà.

«Ci sono stati molti incontri – ha sottolineato il sindaco Daniela Colombo, che ha ribadito come anche la Polizia locale monitori l’area durante le operazioni di pattuglia -. Ovviamente è un’area privata, e in quanto tale l’intervento dell’amministrazione è limitato a sollecitare e cercare di trovare una soluzione. Ci siamo incontrati martedì 23, ancora una volta per verificare se avevano provveduto come atteso alla sistemazione dei luoghi: l’area è stata chiusa e recintata e in quell’occasione ho chiesto anche che venissero messi cartelloni con l’indicazione del divieto di accesso e della proprietà privata, che mi risulta siano stati messi giovedì 25. L’area ora è ben recintata, ma è chiaro che la situazione di degrado si potrebbe limitare solo se si avviasse un cantiere».

«Inizialmente, ad asta esperita, erano ancora in vigore una serie di misure che, trattandosi di edificio residenziale, permettevano alla proprietà di fare una serie di interventi di efficientamento che poi però sono venute meno, quindi bisogna fare i conti con il quadro economico che la proprietà si era prefissata – ha aggiunto l’assessore all’urbanistica Sergio Parini -. In questo anno e mezzo c’è stata apertura dall’amministrazione a rivedere la proporzione delle destinazioni previste dalla convenzione, con la possibilità di aumentare il terziario o con il taglio degli alloggi, anche per evitare che quel grosso edificio diventi una sorta di ghetto: non dimentichiamoci che i numeri che sono sempre stati ipotizzati per quell’immobile porterebbero ad una realizzazione di residenziale che aumenterebbe la popolazione di Garbatola del 10%. Sono tutti ragionamenti che devono essere concretizzati dalla proprietà con il deposito di una proposta formale: ci hanno assicurato che sono quasi pronti. Le ipotesi sul tavolo riguardano anche la possibilità, sulla quale non abbiamo formulato preclusioni ma andrà valutata la proposta, di modificare la convenzione in alcuni dettagli come le modalità di garanzia: le opere previste, comunque, rimangono quelle».

Quanto alla questione dei tributi ancora dovuti per il “fungo” al comune, che deve fare i conti con i passaggi di proprietà che ci sono state e con tutte le situazioni irrisolte del caso, è invece in corso l’iter legale con la regia di Gesem:« Vedremo cosa riusciremo a recuperare – ha chiarito l’assessore al bilancio Claudio Minoja -, se riusciremo a recuperare qualcosa. Se invece parliamo della nuova proprietà, non ci sono arretrati».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Gennaio 2024
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