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L’ex sindaco Cozzi dopo la rapina al cimitero di Garbatola: “Il servizio di custodia va assicurato”

Non si ferma la polemica innescata dalla rapina di cui sono stati vittima due cittadini lo scorso giovedì 1° giugno al cimitero di Garbatola

Consiglio Comunale di Nerviano - La giunta del sindaco Daniela Colombo

Non si ferma la polemica innescata a Nerviano dalla rapina di cui sono stati vittima due cittadini lo scorso giovedì 1° giugno al cimitero di Garbatola. Dopo le interrogazioni scritte e le diatribe social, infatti, il dibattito – come sempre quantomeno acceso – è approdato nei giorni scorsi tra i banchi del consiglio comunale attraverso un’interpellanza presentata da Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano.

«La gestione dei servizi di custodia, operazioni cimiteriali, manutenzione ordinaria, lampade votive e pulizia del cimitero è affidata ad apposita ditta – ha sottolineato il capogruppo Massimo Cozzi nel documento -. L’addetto alla custodia, come da cartello scritto esposto fuori, è presente al cimitero di Garbatola ogni giovedì dalle 8 alle 12. In data 8 giugno ho presentato apposita interrogazione con richiesta di risposta scritta, dove si chiede di sapere se l’addetto alla custodia era presente sul posto nel momento della rapina e se ha prestato assistenza alle due vittime, alla quale in data 13 giugno il sindaco ha risposto che “l’addetto alla custodia del cimitero di Garbatola era presente quando è accaduto il furto ed ha reso la sua deposizione alle Forze dell’Ordine”. Al sottoscritto non risulta invece la presenza di nessun addetto alla custodia al momento della rapina, avendo parlato con persone presenti in loco nei momenti immediatamente successivi al fatto e che hanno provveduto a chiamare le Forze dell’Ordine».

«In data 16 giugno ho richiesto copia del verbale di intervento della Polizia Locale, precisando successivamente che non è assolutamente mia intenzione entrare nel merito delle indagini, ma solamente avere informazioni in merito alla presenza o meno dell’addetto alla custodia nel momento della rapina, quindi di informazioni necessarie ad un consigliere comunale per poter svolgere al meglio il proprio ruolo di controllo, come previsto dalla legge – ha aggiunto Cozzi -. La risposta del Comando unico di Polizia Locale sostanzialmente dice che non è possibile riferire alcun dato in quanto trattasi di attività di indagine di polizia giudiziaria coperta da segreto istruttorio. Così facendo, si nega il diritto, secondo un consolidato indirizzo giurisprudenziale, che permette ai consiglieri comunali un non condizionato diritto di accesso a tutti gli atti ed informazioni che possano essere di utilità all’espletamento delle loro funzioni».

Quadro che ha spinto l’ex sindaco a chiedere conto del servizio relativo alla custodia cimiteriale – tenendo conto che secondo quanto ricostruito dal consigliere di opposizione anche «nei giovedì successivi del mese di giugno, verificando di persona e sentendo diversi cittadini di Garbatola, nessuna presenza continuativa nel giorno di giovedì è stata assicurata al cimitero della frazione da parte di nessun addetto alla custodia» – e a chiedere un parere al segretario comunale e al presidente del parlamentino sulla legittimità del diniego alla richiesta di copia del verbale steso dalla Polizia Locale.

«Quando ho ricevuto l’interpellanza, ho chiesto notizie rispetto alla presenza – ha replicato il sindaco Daniela Colombo -. Il non avere copia dei verbali è la stessa situazione in cui mi sono trovata io, la risposta che mi è stata data è stata che l’addetto era presente e ha reso la deposizione. Non avendo in mano i verbali, non so a che ora fosse presente. Nel contratto è indicato che l’addetto deve essere reperibile durante tutto il tempo di apertura dei cimiteri mediante telefono cellulare: a domanda specifica, la ditta ha risposto che può capitare che l’addetto si sposti nei vari cimiteri per andare a recuperare degli attrezzi perché a Garbatola non c’è un’area adibita a deposito degli attrezzi, e che comunque lui è sempre reperibile attraverso il numero verde. L’azienda ha sottolineato che da un mese a questa parte hanno interrotto i rapporti con alcuni dipendenti che si erano rivelati poco professionali, hanno assunto nuove unità di personale e oggi sono sempre presenti due operatori che si avvicendano nelle operazioni quotidiane di pulizia e manutenzione. Faremo delle verifiche: nel momento in cui anche attraverso il telefono non dovesse raggiungere il luogo di lavoro prenderemo provvedimenti».

Respinte al mittente anche le obiezioni rispetto alla mancata consegna del verbale. «Come presidente del consiglio comunale personalmente non ravviso il mancato rispetto della prerogativa dei consiglieri comunali di controllo dell’operato dell’amministrazione – ha sottolineato Lorenzo Lattuada, in linea con il segretario comunale -: le motivazioni per un mancato invio di un verbale sono state date. Lo scopo era quello di sapere se correttamente l’appalto viene svolto e quindi la presenza dell’addetto c’è, a mio avviso ci sono altre forme senza dover entrare nella sfera di atti giudiziari, la cui divulgazione potrebbe comportare dei problemi. Credo che una volta chiusa l’indagine, questo documento potrà essere richiesto».

Le risposte ricevuto, però, non hanno convinto il capogruppo di Lega, Gruppo Indipendente Nervianese e Con Nerviano. «Che l’operatore sia reperibile è una cosa, ma nel contratto e nel cartello che leggono i cittadini di Garbatola è scritto che deve essere presente giovedì dalle 8 alle 12 – ha infatti sottolineato Cozzi -. Sono veramente allibito dalla risposta e mi metto nei panni di chi ha subito il furto. Il servizio deve essere assicurato fino in fondo. Mi sento preso in giro dalla risposta, non solo io ma tutti i cittadini della frazione, chi ha subito il furto e chi ha chiamato le Forze dell’Ordine».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 02 Agosto 2023
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