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RSA Sodalitas: via libera (con polemica) in consiglio al rinnovo della convenzione

Comune e Sodalitas hanno raggiunto un accordo per la convenzione sul terreno dove si trova la RSA, ma in consiglio comunale non sono mancate le polemiche

comune busto garolfo

Titoli di coda per la “telenovela” relativa al rinnovo della convenzione tra il Comune di Busto Garolfo e Sodalitas per il terreno di via Deledda, ovvero quello che ospita la RSA che fa capo alla cooperativa. Dopo che nei giorni scorsi l‘accordo tra la onlus e Palazzo Molteni aveva ricevuto il via libera dalla giunta, anche il consiglio comunale ha detto sì al rinnovo, archiviando una volta per tutte la vicenda dopo sei anni di trattative e procedimenti giudiziari.

La convenzione sarà rinnovata per venti anni a partire dal 2014 e Sodalitas verserà nelle case di Palazzo Molteni un milione di euro. Nell’ambito del rinnovo la onlus si è impegnata ad apportare una serie di migliorie alla struttura: la realizzazione dell’impianto di climatizzazione nelle camere, l’installazione di un sistema di ossigenoterapia e di un gruppo elettrogeno e il rifacimento del cappotto termico della struttura. Interventi, questi ultimi, ai quali parteciperà anche il Comune per il 50% della spesa, fino ad un massimo di 180mila euro. La cooperativa, inoltre, si è impegnata a non trasferire il contratto di budget con ATS Città Metropolitana per la struttura di via Deledda per tutta la durata della convezione, pena il versamento a Palazzo Molteni di una penale da 494.500 euro. Con il rinnovo dell’accordo il Comune ha portato a casa anche una priorità di accesso alla struttura per i propri cittadini sul 20% dei posti disponibili e una priorità per i bustesi anche per quanto riguarda l’assunzione del personale, a patto naturalmente che abbiano tutti i requisiti del caso.

La diatriba che per anni ha visto fronteggiarsi Comune e Sodalitas, però, non ha ancora smesso di animare il dibattito politico in paese. Quando il parlamentino è stato chiamato a votare l’accordo, infatti, dal Centrodestra Unito non sono mancate le critiche. Prima da Sabrina Lunardi, che ha puntato il dito contro l’accordo arrivato, a suo giudizio, fuori tempo massimo: «Questa trattativa ha avuto buon esito nel momento in cui si ventilava l’ipotesi che Sodalitas avrebbe trasferito l’accreditamento in altra area – ha sottolineato la consigliera, che ha ripercorso e criticato nel suo intervento diversi passaggi della vicenda -. Il periodo trascorso ha comportato dei disagi sia agli utenti, sia ai lavoratori all’interno della struttura. Ci fa piacere che la situazione si sia sbloccata, ma ritengo che ci fossero le condizioni per raggiungere comunque un accordo. L’iter non mi ha soddisfatto per nulla anche se apprezzo il risultato finale, che però è molto tardivo».

Poi dal capogruppo Angelo Pirazzini: «Siamo soddisfatti per l’esito favorevole del contenzioso per quanto riguarda l’interesse degli anziani e del personale – ha spiegato l’ex sindaco -. Non posso però non ricordare che l‘iter che abbiamo seguito come comunità ha avuto anche una storia politica e non solo imprenditoriale e amministrativa. Quello che vogliamo rilevare, proprio perché ne conosciamo la storia politica, è che esistono molte ombre e palesi criticità nel procedimento da parte di uno degli attori (in un precedente passaggio del proprio intervento Pirazzini aveva sottolineato di non riferirsi, parlando di attori, all’amministrazione comunale, ndr). Anche se sicuramente questo risultato è piacevole sia per l’amministrazione che per Sodalitas, proprio per queste ombre che fanno parte della storia politica del procedimento noi non possiamo votare favorevolmente questa convenzione».

Il voto contrario dell’opposizione, con la sola eccezione del consigliere Massimo Luoni che si è astenuto, ha sollevate più di una critica dalla maggioranza targata Busto Garolfo Paese Amico, che ritiene la scelta «inspiegabile», soprattuto «laddove si esaminino le dichiarazioni che lo hanno accompagnato. Se da un lato la consigliera Lunardi ha cercato di criticare la convenzione, seppure con argomentazioni a nostro avviso deboli e che nulla hanno a che vedere col merito ma che sono legate a inappropriate ricostruzioni del percorso che ha portato al rinnovo, il consigliere Pirazzini ha esplicitamente ammesso di non avere perplessità sul contenuto della delibera e ha dato invece una motivazione al voto contrario abbastanza fantasiosa, legata a non meglio chiariti “personaggi politici oscuri”, che per sua stessa ammissione non sono legati a Busto Garolfo e alla sua amministrazione. Questa giustificazione, totalmente abbozzata e non chiarita, ci sembra soltanto un modo per dare “un colpo al cerchio e uno alla botte”, come da manuale della prima repubblica, evitando di criticare una convenzione che lui stesso sa essere valida per il paese, ma al contempo non scontentando il partito del muro contro muro che trova ancora diversi esponenti all’interno del suo schieramento. Ha prevalso, ancora una volta, la vecchia politica, quella per cui l’opposizione deve votare sempre e comunque contro ogni misura presentata dalla maggioranza, anche quando nel concreto si condivida totalmente un provvedimento portatore di una serie di innegabili benefici alla collettività».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 10 Giugno 2020
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