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Terreno di via Deledda, Sodalitas ricorre al Consiglio di Stato

Ricorso in appello di Sodalitas contro la decisione del TAR di non sospendere l'efficacia di una delibera approvata a marzo dal consiglio comunale bustese

Il nuovo capitolo delle vicende giudiziarie tra il Comune di Busto Garolfo e Sodalitas si sposta davanti al Consiglio di Stato. A fine maggio il primo "round" era andato a Palazzo Molteni, con il TAR che, nell'ambito del ricorso presentato dalla cooperativa per l'annullamento di una delibera approvata dal consiglio comunale, aveva respinto l'istanza cautelare proposta dalla onlus, dando su questo primo punto ragione a Palazzo Molteni. Nei giorni scorsi, però, a piazza Diaz è stato notificato il ricorso in appello proposto da Sodalitas, e quindi la questione passerà nuovamente al vaglio del giudice amministrativo.

[pubblicita]Oggetto del contendere tra Comune e cooperativa, come è ormai noto, la convenzione relativa al terreno di via Deledda stipulata nel 1994: il documento prevedeva la concessione alla onlus da parte del comune del diritto di superficie sull'area, dove la cooperativa ha costruito e gestisce una residenza sanitaria assistenziale. La concessione, di durata ventennale, a norma della convenzione avrebbe potuto essere rinnovata per altri 20 anni con un preavviso di dodici mesi prima della scadenza. Ma dopo che Sodalitas aveva manifestato l'intenzione di rinnovare la convenzione tra la onlus e il comune si era aperta la diatriba: l'amministrazione, infatti, con il supporto della stima appositamente effettuata dall'Agenzia delle Entrate, aveva quantificato il corrispettivo per la prosecuzione della concessione in 1.494.500 euro, mentre secondo la cooperativa il Comune non avrebbe potuto stabilire parametri di valutazione del corrispettivo diversi da quelli previsti dal provvedimento concessorio originario, che avevano portato nel 1994 a fissare la cifra a poco meno di 90 milioni di lire.

E da lì erano iniziate le vicissitudini giudiziare tra Palazzo Molteni e la cooperativa, sia davanti al tribunale civile di Busto Arsizio – dove si andrà al secondo grado di giudizio a seguito della citazione in appello depositata da Sodalitas -, sia davanti al TAR.

Ora, in attesa del "verdetto" del TAR sulla delibera approvata a marzo dal Parlamentino bustese, anche per la sospensione dell'efficacia del provvedimento ci sarà un secondo grado di giudizio.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Luglio 2019
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