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Al via il bando per trovare un gestore per la ex Accorsi di Legnano

Il bando, finalizzato ad una gestione ventennale della ex Accorsi, dà tempo agli operatori fino al 28 dicembre per farsi avanti

ex Accorsi Legnano

Era atteso a giorni, ed è arrivato. È stato pubblicato il bando per la gestione per i prossimi 20 anni della ex RSA Accorsi di Legnano, che punta ad individuare un operatore che porti a termine il percorso di rigenerazione urbana iniziato con la riqualificazione dell’edificio con alloggi temporanei a prezzi calmierati per lavoratori e studenti e percorsi di autonomia abitativa per giovani, anziani e disabili e, nelle parti pubbliche, spazi per lo studio, la formazione e laboratori post diploma, biblioteche o convegnistica ma anche spazi di carattere socio-ricreativo, culturale o comunque aggregativo.

Dismesso nel 2012, l’edificio che una volta ospitava la casa di riposo intitolata all’ex sindaco di Legnano Luigi Accorsi era stato rimesso a nuovo dal punto di vista strutturale grazie ad “Integration Machine”, il progetto presentato da Legnano, Rescaldina e Castano Primo e inserito nella cornice della più ampia proposta grazie alla quale la Città Metropolitana è risultata tra i vincitori del bando periferie promosso da Palazzo Chigi nel 2016. Alla base della proposta c’era l’obiettivo di riqualificare le periferie dell’Alto Milanese attraverso una “macchina per l’integrazione” che, a partire dalla riqualificazione di tre edifici – uno per ciascuno dei tre comuni –, innescasse un processo di inclusione sociale.

E infatti l’idea era quella di fare della ex Accorsi un polo destinato in parte all’housing e in parte a servizi: una volta chiuso il cantiere, però, la fase progettuale si è rivelata più complicata del previsto. Così, mentre sul fronte dei servizi si è passati da co-progettazione e co-programmazione per arrivare alla partecipazione – con esito negativo – al bando “Welfare in ageing” promosso dalla Fondazione Cariplo, i 33 monolocali e i quattro bilocali realizzati nella ex RSA restano tuttora in cerca di un gestore, senza trovare un ente del Terzo Settore disposto a percorrere la strada della convenzione.

Ora ci sarà tempo fino al prossimo 28 dicembre per provare ad individuare un operatore interessato. Operatore che, peraltro, dovrà completare il piano terra e provvedere all’arredamento delle unità abitative e degli altri spazi che faranno da cornice a servizi e attività, con 200 metri quadri al piano terra che comunque saranno riservati a Palazzo Malinverni per ospitare la biblioteca diffusa e per attività di animazione. Il tutto a fronte di un canone di concessione annuo posto a base della procedura di 214.496 euro e di un canone agevolato per 42.899,20 euro per gli enti che abbiano messo nero su bianco nel proprio statuto l’assenza di fini di lucro, al netto della possibilità di scalare dall’importo il corrispettivo per lavori effettuati entro i massimali fissati dalla procedura.

«L’amministrazione comunale, allo scopo di ampliare la platea dei partecipanti al bando, ha scelto la procedura della concessione ai sensi del regolamento per la gestione del patrimonio immobiliare del Comune – sottolinea Anna Pavan, assessore al Benessere e Sicurezza sociale -. In questo modo potrà prendere parte al bando qualsiasi tipologia di operatore economico. Abbiamo anche sondato Città Metropolitana per comprendere il suo interesse a un eventuale inserimento nel bando anche di alloggi da locare per un periodo breve, ricevendo un assenso, soprattutto in relazione alla possibilità di realizzarvi uno studentato. Adesso il nostro auspicio è che si possano trovare uno o più soggetti interessati per realizzare quelle finalità solidaristiche e di rigenerazione urbana alla base del bando di riqualificazione delle periferie cui partecipò l’amministrazione comunale legnanese guidata da Alberto Centinaio insieme con quelle di Rescaldina e Castano Primo».

«Il cambiamento del contesto sociale post-Covid – aggiunge il consigliere delegato Mario Brambilla – ha evidenziato il bisogno di alloggi temporanei in città, sia tra lavoratori, quali gli insegnanti e personale sanitario fuori sede, sia tra gli studenti impegnanti in percorsi post diploma e tra gli universitari. Con questo bando andiamo a riempire un gap esistente fra la disponibilità dei tradizionali alloggi pubblici e quella di alloggi in affitto, per i quali la ricerca è spesso lunga e complessa».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Ottobre 2023
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