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Marco Tajana (Legnano Basket): “Il nostro movimento merita il premio… Tafazzi”

L'analisi del presidente legnanese dopo le finali di Forlì che hanno assegnato la Supercoppa è solo carica di negatività. Annullata qualsiasi forma di spettacolo. Costi inutili per le società. Scarso interesse del pubblico. Ma le soluzioni c'erano

legnano basket

Questa gestione delle finali di Supercoppa proprio non è andata giù a Marco Tajana, appassionato dirigente di basket, oltre ad essere il presidente del Legnano Basket. Lo aveva già detto: inadeguati orari e impianto scelto per la Final Four di A2 e serie B. Oggi, al rientro a Legnano, dopo la sconfitta contro Orzinuovi, il suo sfogo, indipendente dal risultato sfavorevole.

Supercoppa Basket: Legnano eliminato in semifinale da Orzinuovi (66-70)

«Penso che il movimento del basket sia vincitore a vita del premio “Tafazzi” – così il suo esordio -. Le finali di Supercoppa, che, se viene disputata, comunque e’ un trofeo con dignità, rappresenta l’ennesima dimostrazione. Si gioca in una localita’ certo non facile da raggiungere e non baricentrica per le finaliste. Si gioca in un palazzetto da 6.000 posti dove ne basterebbe uno da 1.000. Vale sempre l’idea a livello commerciale, meglio piccolo e pieno anche per chi vede in Tv. Si gioca di venerdi dalle 14 e si trasmettono le partite in Tv solo in streaming e criptate. Si gioca in due giorni con costo della notte a carico di chi viene a giocare perche’ a meno di 350 km. Ma, dico, se mi fai giocare alle 14, devi pagarmi la notte, perche’ non si puo’ partire alle 7 del mattino».

Tajana non è mai soltanto fonte di critiche, ma è anche propositivo con alcune soluzioni: «Fino alle semifinali si gioca ad eliminazione diretta sul campo della meglio classificata, si fanno solo le due finali in un’unica giornata. Così sarebbe piu’ facile per il pubblico partecipare, meno costi inutili per l’organizzazione e per chi deve giocare. In alternativa, ieri, si doveva giocare in due palazzetti in contemporanea in orari piu’ favorevoli e farla in chiaro in tv».

La conclusione è nel suo stile: «Io opero in questo mondo per creare uno spettacolo, vendere un divertimento e creare passione che alimenti in modo virtuoso il movimento. Di fatto per la mia societa’ aver raggiunto le final four, e anche se avessi vinto, non ha prodotto nessun effetto positivo ma solo costi inutili. Ieri e’ andato in onda l’esatto contrario: partita davanti a forse 50 persone, avessero giocato nel mio cortile era uguale. La diretta Tv solo criptata e alle 14 l’avranno vista in 15 forse. Totale generale, un disastro. Io ormai mi sono arreso, questo e’ il ns movimento!».

Sarà, ma chi conosce Tajana sa bene che il presidente non si arrende nemmeno sotto di 10 punti a una manciata di secondi dalla sirena e che il suo aeroplanino è sempre pronto a decollare anche in momenti così carichi di amarezza. La delusione per la gestione delle finali domani sarà già sostituita dalla concentrazione per l’esordio in campionato. Piombino vale più di Forli!

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Settembre 2022
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