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Il progetto sportivo del Rugby Parabiago: lavorare per portare i giovani in Serie A

Rugby Parabiago domani incontrerà a Genova la Pro Recco, per continuare la striscia di vittorie

rugby parabiago

Siamo alla vigilia di una nuova sfida per il XV si serie A maschile del Rugby Parabiago, che domani incontrerà a Genova la Pro Recco, per continuare la striscia di vittorie ottenute nelle scorse domeniche con VII Torinese e Centurioni.
Partite che hanno visto esordire in Serie A alcuni giovanissimi del vivaio dei rossoblù, atleti del 2001, 2002 e 2003. Stiamo parlando di ragazzi di vent’anni o anche meno, nei quali il Club crede fortemente e che approdano alla massima serie con un fortissimo supporto da parte di tutti all’interno del Club. Un esordio che non è frutto del caso, ma di un lavoro costante e continuativo che ha le sue radici in un progetto sportivo ben definito.

Abbiamo chiesto al Direttore Sportivo Cristiano Bienati e al Direttore Tecnico Massimo Mamo di raccontarci cosa ci sta dietro.

“Il monitoraggio dei nostri giovani non è una caratteristica di questo ultimo anno” – esordisce Bienati – “ma di una strategia societaria ben definita che dura da tempo, evidenziata anche nelReport di Sostenibilità del Club2020-2024: quello di far crescere il vivaio interno per portare i nostri ragazzi a competere ai massimi livelli, anche traghettandoli tramite la nostra seconda squadra che è diventata una sorta di under23, trampolino di lancio per la A”.

“I ragazzi che stanno per terminare il percorso in under19, quindi sono all’ultimo anno delle giovanili, se presentano le caratteristiche tecniche, agonistiche e di personalità per giocare con la prima squadra vengono presi in considerazione e inseriti all’interno del gruppo, cercando di lavorare su di loro da un punto di vista tecnico e fisico per poi fare del minutaggio in campo” – si inserisce Mamo.“Le valutazioni sono fatte trasversalmente dagli staff: capiamo quali sono i profili pronti per fare il salto e creiamo i presupposti affinché questo possa avvenire nel migliore dei modi. Importantissimo l’allenamento del giovedì, nel quale lavoriamo con Prima squadra, Cadetti e Under19 insieme: ci permette di farci un quadro molto chiaro di quelle che sono le caratteristiche dei ragazzi e di confrontarci tra tecnici per capirne le qualità e le potenzialità. Tutti ii giovani che abbiamo in Under19 hanno la possibilità di arrivare in Serie A: c’è chi ci arriva prima, chi può arrivarci dopo. Ma è essenziale che percepiscano che a loro nulla è precluso”.

“Non dobbiamo sottovalutare il fatto – prosegue il Direttore Sportivo – che il campionato di quest’anno non prevede retrocessioni. Questo ci permette di lavorare con più serenità e senza la fortissima pressione che avremmo qualora non fosse così. Saremmo insensati se non approfittassimo di questa situazione per far migliorare i nostri atleti. I risultati ci stanno dando ragione e siamo orgogliosi di tutto questo lavoro. Sono tanti i nostri giovani che hanno potuto esordire in A lavorando in questo modo: Emilio Catalano, Thomas Palmieri, Moreno Vitale del 2001. Niccolò Grassi, Mattia Torchia e Samuele Calosso, che sono dei 2002. Domenica ha esordito anche Paolo Tolasi. Dei 2003 in questo momento è nel gruppo Matteo Mamo, che ha fatto il suo esordio domenica con i Centurioni. Tutti questi ragazzi hanno le qualità e le caratteristiche per stare in Seniores. E ci sono altri ragazzi sotto osservazione che potranno togliersi soddisfazioni in A.”

Redazione
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Pubblicato il 05 Marzo 2022
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