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Legnano calcio, Marzio Buscaglia: “Sempre disponibile a dare una mano, ma senza Montanari e Pogliani”

Torna a parlare il manager legnanese, dopo la rottura delle trattative per rilevare la società lilla: "Al Legnano tutto tace. Allora ha ragione Montanari, quando dice che è tutto in ordine, e non Pogliani che non vuole il bene della squadra"

marzio buscaglia

A distanza di tre giorni dal servizio pubblicato da Sport Legnano, tutto tace in casa lilla, pur essendo diversi i motivi per i quali sarebbe stato lecito attendersi qualche replica sia dalla proprietà, sia dal direttore sportivo  Eros Pogliani, così tanto coinvolto da Marzio Buscaglia nella intervista rilasciata alla testata giornalistica legnanese.

«Devo dedurre – spiega lo stesso Buscaglia, interpellato in giornata- che il presidente Montanari intende davvero proseguire nella sua gestione, priva di debiti e problemi, mentre Pogliani continua a tenere un comportamento controverso e contradditorio, assolutamente inaffidabile».

Nel riconfermare la sua disponibilità per offrire un aiuto al Legnano, ma senza nessuno degli attuali responsabili, che dovranno lasciare il posto a personaggi ben conosciuti nell’ambiente, come Zanda e Bragè (e altri ancora), Buscaglia ripercorre con noi il percorso, accidentato, alla fine del quale ha alzato bandiera bianca.

«La storia mi sembra chiara – ricorda Buscaglia-. Quando io ho rinunciato, Munafò ha ceduto ha ceduto la società a Montanari. Nelle ultime settimane, a seguito di voci che parlavano di una società in difficoltà e di un presidente irriperibile, almeno secondo le affermazioni di Pogliani, quando al contrario era perfettamente a conoscenza del contrario, ho avuto la conferma da Montanari che al Legnano è tutto in regola, mentre Pogliani non sta facendo il bene dei lilla».

Con la premessa, quindi, che non ci sono questioni col comune, che gli stipendi sono stati pagati e che non ci sono debiti con fornitori, tuttavia, la proprietà oggi, per la cessione, chiede una cifra sproposita, così Buscaglia è costretto «ad alzare le mani. Tra Montanari e Pogliani, io do ragione a Montanari. Se nessuno manifesta debiti, come invece sta accadendo a Siena, il Legnano è da considerare sano. Ed è inutile, allora, che Pogliani vada in giro a cercare qualcuno che rilevi la società».

Comunque sia, vero o no la storia di un Legnano in salute economica, a breve si arriverà a un conclusione. Nel giro di qualche settimana avremo le prime scadenze, compreso il rinnovo della convenzione dello stadio con il comune, momenti dai quali nessuno potrà sfuggire alle sue responsabilità.

Redazione
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Pubblicato il 23 Maggio 2023
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