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Salvare un bimbo dal soffocamento? Lezioni alle scuole Fiorini e Pantani

Quella di via Varzi è stata la prima scuola superiore di Busto Arsizio a proporre il corso tenuto dalla Croce Rossa...

Riceviamo e pubblichiamo.


Sono una cinquantina i bimbi che ogni anno, in Italia, muoiono soffocati da un corpo estraneo:  molti di loro potrebbero essere salvati con poche semplici manovre, illustrate ieri mattina dai volontari della Croce rossa agli studenti degli istituti “Olga Fiorini” e del liceo “Marco Pantani”.

La lezione straordinaria, dedicata alla disostruzione delle vie aree in lattanti e bambini, ha catturato l’attenzione degli oltre 500 alunni della scuola superiore di via Varzi, la prima in città a proporre questo corso di formazione, organizzato dal comitato della Cri di Busto Arsizio. Un corso che ha fornito nozioni tecniche decisive per salvare una vita: «In certe situazioni non si può aspettare l’arrivo dell’ambulanza», ha spiegato ai ragazzi Giuseppe Pellegatta, sottolineando l’importanza di un intervento tempestivo, perché «i secondi possono rivelarsi fondamentali», ha avvertito l’istruttore, affiancato dal giovanissimo volontario Andrea Mazza. È dunque indispensabile non perdere tempo, se si vogliono evitare tragedie come quella che si è consumata lo scorso anno in un centro commerciale romano, dove un bambino è morto soffocato da un hot dog, senza che nessuno dei presenti sapesse come intervenire.

Non è mancata qualche nozione su come prevenire le morti bianche: bisogna, per esempio, far dormire il bimbo a pancia in su ed evitare di fumare in gravidanza o in presenza dei piccoli.

Se l’intenzione era quella di sensibilizzare gli studenti, l’obiettivo è perfettamente riuscito: tant’è vero che, al termine della lezione, molti di loro hanno voluto provare le manovre salvavita con i manichini messi a disposizione dalla Cri, simulando anche la rianimazione cardiopolmonare, da praticare nel caso in cui la persona da soccorrere sia incosciente o non respiri più. Per intervenire nel modo corretto, gli alunni hanno inoltre potuto contare sull’aiuto di un loro compagno, Alessandro Colombo, allievo della classe quinta A del liceo sportivo nonché volontario nella Cri di Saronno.

L’iniziativa di ieri mattina rientra nella Strategia 2020 della Croce Rossa, che punta, come osserva il referente di zona Enrico Crespi, a «favorire un cambio di mentalità, per fare in modo che, grazie alla conoscenza delle manovre di disostruzione, si riescano a salvare molte più vite».

Lo scopo è anche quello di raggiungere, attraverso gli studenti, le loro famiglie e tutti coloro che trascorrono molte ore con i bambini: insegnanti, baby sitter, allenatori e altre figure educative.

Corsi come quello proposto agli alunni dell’istituto bustocco vengono comunque organizzati dalla Cri per tutti gli interessati: per informazioni e iscrizioni basta contattare il comitato locale di Busto Arsizio.

Redazione
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Pubblicato il 17 Marzo 2015
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