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Elezioni Europee 2024, si accende il dibattito a Canegrate: “È importante partecipare”

Riuscito l'evento è stato organizzato dai capogruppo Matteo Matteucci Canegrate nel cuore e Isotta Ventura Canegrate Insieme

Generico 06 May 2024

«Le scelte europee influenzano la vita di tutti ogni giorno, più di quanto possiamo pensare è quindi importante partecipare alle elezioni». Ne sono convinti i capogruppo Matteo Matteucci Canegrate nel cuore e Isotta Ventura Canegrate Insieme che si sono uniti per organizzare un confronto politico in vista delle Elezioni per il Parlamento Europeo del prossimo giugno. Una serata quella tenutasi nei giorni scorsi a Canegrate, moderata da Daniela Colombo che ha sottolineato: «Non è scontato vedere parti politiche opposte unirsi per raccontare la visione di Europa».

Al dibattito, durante il quale sono stati affrontati temi caldi d’attualità come la guerra, l’unità politica europea e anche le problematiche ambientali c’erano Fabio Pizzul (PD), Paolo Alli (AP), Gaetano Pedullà (M5S), Giovanni Malanchini (Lega), Marco Colombo in sostituzione di Lara Magoni (FdI) e Roberto Colombo in rappresentanza di Ilaria Salis (Alleanza Verdi-Sinistra). A fare gli onori di casa il sindaco Matteo Modica che ha ringraziato tutti gli attori coinvolti che hanno voluto ed organizzato l’evento: «È importante stimolare la partecipazione. Spero che il nostro sia un esempio seguito da tanti altri Comuni».

Ad aprire il dibattito è stato Alli che alla domanda più calda sui conflitti in corso ha commentato: «La guerra in Ucraina ha unito l’occidente la seconda lo ha diviso. Nel conflitto in terra ucraina c’è in gioco la nostra libertà ed è giusto fornire un supporto militare. Siamo a favore della resistenza di Israele e critici contro Hamas». Il tema della difesa Europea è «il tema dei temi» per Alli che in questo contesto ha ricordato De Gaspari ed ha sottolineato: «Dobbiamo lavorare in sinergia con la Nato». La difesa dei confini europei è centrale per Colombo che vede l’Europa del futuro come più «forte che sa rispettare l’essere umano». L’ex sindaco Colombo ha invece formulato un intenso intervento ricordando sui territorio europei negli scorsi anni ci sono stati conflitti basta pensare ai Balcani e che la cosa più importante è che «L’Europa abbia voce. Sappiamo poi che i Russi sono gli invasori, ma c’è bisogno di diplomazia altrimenti arriveremo al punto di vedere veramente truppe europee in guerra. Alzare la bandiera bianca, come dice Papa Francesco credo significhi fare negoziazione. Per quanto riguarda la guerra del Medioriente crediamo che la Palestina è da anni che chiede di diventare uno Stato ed è bene dargli questa possibilità. Credo che un Europa debba affrontare questi problemi con una voce unitaria». In questo contesto Malanchini ha voluto evidenziare che un europarlamentare non ha grande potere: «Quando promettiamo di voler intervenire sui conflitti dobbiamo convincere gli Austriaci e dobbiamo partire dal fatto che non possiamo superare la Nato. L’Europa oggi non è un soggetto politico e non cambierà se non si cambiano trattati. Non cambierà se non si riesce a fare una vera rivoluzione. L’unica cosa che si può fare è basarci sulla diplomazia dei singoli stati. Noi siamo contrari a inviare nuovi armi, vogliamo la pace». Posizione completamente opposta la posizione di Pedullà: «L’Europa può fare tantissimo. Non spenderemo un euro per acquistare armi. Serve diplomazia: l’Europa è un nano su quest’aspetto. Noi siamo costruttori di Pace, abbiamo le idee chiare su come fare».

Pizzul ha aperto il suo intervento complimentandosi con Canegrate che ha saputo realizzare un evento «unico a parer mio, merito a voi», passando poi alla domanda il candidato ha sottolineato la necessità di una «politica estera comune che in realtà può nascere anche dalle urne, se gli elettori lo chiedono è possibile farlo». Qui il politico ha sottolineato l’importanza della partecipazione. Per quanto riguarda l’invio di armi in Ucraina Pizzul ha esordito: «Sono un male necessario: c’è un aggressore e una vittima, ma le armi non bastano per costruire la pace. La politica diplomatica è necessaria ed è evidente che l’Europa su questo versante è carente. La diplomazia europea è necessaria».

Di seguito l’audio della serata

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Pubblicato il 08 Maggio 2024
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