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Trentasei pazienti Covid all’Ospedale di Legnano: l’80% non è vaccinato

L’80% per svariate motivazioni, non è vaccinato. Un amento preoccupante, registrato nell’arco di soli 10 giorni. Sei sono i malati ricoverati in Terapia Intensiva.

ospedale legnano

Sale anche all’Ospedale di Legnano, come in tutta la Lombardia, il numero di pazienti ricoverati per Covid-19. Dopo l’aumento significativo dei casi registrato nel Legnanese, anche dall’azienda ospedaliera di riferimento per il territorio arriva la conferma che nei comuni della zona si stanno rilevando i primi significativi effetti la quarta ondata della pandemia.

Ripensando allo stesso periodo dello scorso anno, quello in cui il virus si era abbattuto con più violenza sul nostro territorio, bisogna però tenere conto del fatto che la pandemia con cui ci troviamo a fare i conti oggi non è la stessa di allora: ci sono i vaccini che offrono un buon livello di protezione contro le forme più gravi della malattia, la variante attualmente dominante è più contagiosa di quella che circolava 12 mesi fa e le restrizioni sono molte meno di quelle dello scorso novembre.

LA SITUAZIONE ALL’OSPEDALE DI LEGNANO

Sono in tutto 36 i pazienti che ad oggi, martedì 23 novembre, sono ricoverati all’Ospedale di Legnano per Covid-19. L’80%, per svariate motivazioni, non è stato vaccinato. Nell’arco di dieci giorni il numero di letti occupati da pazienti alle prese con il virus è cresciuto del 111,76%: lo scorso 13 novembre i ricoverati erano 17. Il reparto “Tenda”, che per un breve periodo era stato convertito per dare più spazi letto al Pronto soccorso, è così tornato Covid.

Covid-19: ricoveri in lieve aumento all’Ospedale di Legnano, riapre il reparto “Tenda”

Trenta i ricoverati in degenza ordinaria le cui condizioni non risultano particolarmente gravi. Sono sei, invece, i pazienti che si trovano in terapia Intensiva, e il dato purtroppo sembra destinato ad aumentare, tanto che è già stata preventivata l’aggiunta di almeno due posti letto. Il timore resta quello di rallentare i normali servizi ospedalieri, come le visite ambulatoriali e le operazioni chirurgiche programmate, che sono stati già bloccati per lungo tempo con conseguente allungamento delle liste d’attesa.

Grazie alla campagna vaccinale, comunque, la situazione è meno critica rispetto a quella dello scorso anno: il 23 novembre 2020, infatti, l’Ospedale di Legnano contava 226 pazienti Covid, 74 dei quali necessitavano con il casco CPAP per la ventilazione assistita non invasiva. La pandemia, però, come ricorda il professore Stefano Rusconi, direttore del reparto di Malattie Infettive di Legnano, non è ancora finita: l’attenzione è alta e l’invito resta quello di vaccinarsi, utilizzare la mascherina nei luoghi chiusi, mantenere le distanze e lavarsi spesso le mani. Regole utili anche per evitare i tipici malanni invernali.

I RICOVERI IN LOMBARDIA

In Lombardia l’8% dei posti letto degli ospedali di area non critica, ovvero quelli dei reparti malattie infettive, medicina generale e pneumologia, a lunedì 22 novembre risultava occupato da pazienti positivi al Covid, per un totale di 686 ricoveri. Se guardiamo alle terapie intensive la percentuale di occupazione scende invece al 4%. Il quadro definito dai dati forniti dall’Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali parla di un andamento in crescita ma per ora più contenuto rispetto al dato nazionale, dove i ricoveri in area non critica hanno toccato l’11% e quelli in terapia intensiva il 6%.

In base all’ultima ricognizione giornaliera dei posti letto effettuata dal Ministero della Salute, sul territorio regionale sono in tutto 6.509 i posti letto disponibili in area non critica, mentre nelle terapie intensive sono 1.530. E anche se le soglie di ricoveri che potrebbero far scattare la zona gialla per il momento sono ancora lontane, la Regione si sta preparando ad affrontare una nuova emergenza e ha inviato a tutte le aziende socio-sanitarie territoriali una nota per invitarle ad approntare piani di potenziamento dei reparti Covid.

L’ultimo dato disponibile rispetto agli accessi in pronto soccorso risale a domenica 21 novembre e parla di un 5,91% di pazienti che si sono rivolti alle strutture ospedaliere per sospetta Covid-19 (535 su un totale di 9.057) ma di un numero totale di accessi comunque in linea con quelli rilevati nel 2018 e nel 2019, ovvero prima che iniziasse la corsa del virus.

 

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Novembre 2021
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