Quantcast

“Non vogliamo chiudere l’ospedale di Passirana”

Parola della direttrice generale dell'Asst Rhodense Ida Ramponi ...

«Non vogliamo chiudere l'ospedale di Passirana e nemmeno sminuirlo». Parola della direttrice generale dell'Asst Rhodense Ida Ramponi. Ieri sera, giovedì 23, l'associazione anziani della frazione rhodense ha ospitato l'incontro "Quale futuro per l'ospedale di Passirana" organizzato dalla Lista civica Rho. Presenti, oltre a Ramponi, anche il sindaco Pietro Romano, il collega di Pogliano Milanese Vincenzo Magistrelli, il consigliere regionale Carlo Borghetti e numerosi cittadini che hanno riempito la sala a disposizione. Assente, per motivi di salute, l'atteso assessore regionale alla sanità Giulio Gallera.

Confermata la chiusura del reparto di unità spinale. Ma con una precisazione. Il reparto chiuderà per quanto riguarda gli interventi su pazienti in fase acuta (che si potranno rivolgere a centri di eccellenza come il Niguarda di Milano) e si trasformerà in un reparto di riabilitazione post dimissioni. «Passirana non può più essere quello che era una volta – ha spiegato la direttrice Ramponi, ricordando la grande storia dell'unità spinale dell'ospedale aperta nel 1998 -. Oggi non ha più i requisiti per tenere in cura nella fase acuta, mentre può confermarsi centro importante per la riabilitazione. Cercheremo di fare di Passirana la cosa migliore che possa essere fatta per i pazienti che ne hanno bisogno».

Questa scelta, come sottolineato dalla direttrice, va nella direzione di rispondere a quattro necessità: il cambiamento della domanda riabilitativa, il cambiamento dei requisiti strutturali, l'evoluzione organizzativa e il potenziamento dell'offerta di cura in un'ottica di continuità assistenziale ospedale – territorio. «Oggi la fase acuta richiede sempre maggiore specializzazione e la cronicità diventa sempre più lunga – ha ricordato Ida Ramponi -. Pensare di fare tutto tutti sarebbe una scelta sbagliata e dispersiva da un lato di risorse e dall'altra di professionalità».

Il futuro dell'ospedale di Passirana, però, non è a rischio. E la dirittrice della ASST Rhodense per dimostrarlo ha snocciolato qualche numero. L'offerta riabilitativa della macroattività ambulatoriale complessa negli ultimi tre anni ha visto un continuo crescendo: dai 243 accessi del 2014 si è arrivati agli 813 del 2016. Dal primo marzo, poi, 25 posti letto di degenza medica ad indirzzo geriatrico verranno trasferiti da Garbagnate a Passirana, entro aprile ci sarà l'apertura delle attività di radiologia scheletrica anche per esterni, entro giugno verrà attivata l'attività di ecografia all'addome e alla mammella per esterni ed interni e – a data ancora incerta in attesa di approvazione del Pirellone – ci saranno 14 nuovi posti letto di generale riabilitativa estensiva.

Le risposte della direttrice, però, non hanno soddisfatto il pubblico presente. Tante le criticità e i dubbi sollevati dalla sala. Su proposta del consigliere regionale Borghetti si organizzerà una "seconda puntata" dell'incontro per chiarire la situazione dell'ospedale di Rho.

Dopo l'incontro, ecco i primi commenti politici. Clicca qui per leggere l'opinione degli attivisti Pentastellati Rhodensi.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 24 Febbraio 2017
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore